Innovazione endoscopica, dal 29 al 31 ottobre convegno scientifico dell'Asl Benevento

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Bozzi: "Nostra attenzione rivolta all'integrazione con il territorio". Picker: "Dare una qualificata risposta alla crescente domanda di sanità"

Dal 29 al 31 ottobre si terrà a Benevento, presso il complesso monumentale di San Vittorino, il convegno scientifico dal titolo “Innovazione Endoscopica, clinica e territorio” organizzato dalla Azienda Sanitaria Locale insieme all'ISSE (Società Italiana di Endoscopia digestiva area chirurgica); tre giorni durante i quali gli esperti del settore si confronteranno sulle "innovazioni cliniche ed endoscopiche" e sulle reti da creare o potenziare sulle innova qualità dell’assistenza sanitaria pubblica.

"La nostra attenzione è volta all’integrazione con il territorio in tutte le sue sfaccettature - ha spiegato la dottoressa Rosamaria Bozzi, responsabile del Centro di Gastroentorologia ed Endoscopia digestiva dell'Asl di Benevento e organizzatrice del convegno -: dalla promozione dello screening del cancro del colon retto all’impiego dei dispositivi endoscopici di ultima generazione per consentire lo studio del tratto gastrointestinale con appropriatezza e, in certi casi, maggiore tollerabilità da parte del paziente. Siamo chiamati a rispondere, oggi più che mai, alla rilevante esigenza di salute con richiesta di cure efficaci, continuative ed immediate. Dalla sua istituzione, vale a dire dal 1° giugno 2017 ad oggi sono state circa 3000 prestazioni effettuate di cui circa un migliaio di esami endoscopici, per lo più operativi".

“Il Centro di Gastroenterologia ed Endoscopia dell’Asl di Benevento – spiega il direttore generale, Franklin Picker – è nato per colmare una carenza latente sul territorio sannita e per dare una qualificata risposta alla crescente domanda di sanità che molto spesso ha costretti i pazienti sanniti a recarsi fuori provincia e fuori regione. In questo contesto, il convegno ha per la nostra Azienda un significato intrinseco ancora più forte; simbolo di un cambiamento di rotta e di un management che ritiene la centralità del paziente la priorità cui dare risposta".



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