Inchiesta migranti. Per il Riesame non c'è associazione a delinquere
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L'appello della Procura era arrivato dopo il no del gip del Tribunale di Benevento.
La dodicesima Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli (presidente dott. Luigi Esposito, giudice a latere Maria Gabriella Pepe e Francesco Caramico D’Auria) ha rigettato l’appello della Procura di Benevento che mirava ad ottenere l’applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di Paolo Di Donato, per il reato di associazione a delinquere (reato contestato a 4 dei 41 indagati nell’inchiesta dei centri migranti). difeso dagli avvocati Vittorio Fucci jr e Pietro Farina.
L’appello della Procura, mirava ad ottenere la custodia cautelare in carcere per un altro indagato e la custodia cautelare ai domiciliari per altri due indagati.
Come si ricorderà il 20 giugno del 2018 il gip del Tribunale di Benevento rigettava la richiesta di applicazione di misura cautelare per il reato di associazione per delinquere nei confronti di Paolo Di Donato e di altri tre indagati, emettendo l’ordinanza di custodia cautelare in relazione ad altre ipotesi di reato. Le misure cautelari, sono state poi revocate nei confronti di tutti gli indagati e per Di Donato e Ruta la Cassazione ha ritenuto che non sussistessero le condizioni per applicare la custodia cautelare.
La Procura Di Benevento, tuttavia, impugnava il rigetto del gip di Benevento che aveva negato l’arresto per il reato di associazione per delinquere, proponendo appello al Tribunale Del Riesame di Napoli affinché fosse lo stesso Tribunale a disporre l’arresto per associazione per
delinquere. il tribunale del riesame, invece, accogliendo la tesi degli avvocati Vittorio Fucci jr e Pietro Farina, ha rigettato l’appello della Procura di Benevento ed ha negato l’arresto per insussistenza di gravi indizi di reato per associazione a delinquere.