I social network arrivano prima dei media tradizionali?

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Da quando nacque Facebook oltre un decennio fa, di strada i social network ne hanno fatta davvero tanta. 

Sono arrivati Twitter, Instagram, Linkedin, solo per citare i più noti e seppur ciascuno di essi abbia una propria identità una cosa li accomuna tutti: l'immediatezza con cui le comunicazioni raggiungono in pochi secondi un pubblico profilato ed interessato ad uno specifico argomento.

Un esempio di quanto appena affermato lo abbiamo, seppur in modo grottesco, dal video che mostra una rissa che ha coinvolto due donne in ufficio postale di Napoli e che è stato caricato su Facebook quasi in tempo reale e con i quotidiani sia online che tradizionali che hanno potuto pubblicare la notizia quando ormai l'effetto virale che si innesca sui social aveva già annullato l'effetto sorpresa.

Non sono però solamente notizie e video condivisi da improvvisati a balzare agli onori della cronaca sui social, ma anche aziende e personaggi dello spettacolo spesso preferiscono usare questo potente canale di comunicazione per lanciare vere e proprie bombe mediatiche, come è il caso del chitarrista dei Gun's & Roses che ha scelto Twitter per comunicare a tutti i fan del gruppo la reunion del gruppo in programma per questo 2016, scatenando l'euforia tra tutti coloro che hanno sempre amato la musica del celebre gruppo.

E' stato talmente tanto l'entusiasmo per la notizia che la popolarità del gruppo è tornata ai livelli di quando dominava le classifiche dei dischi più venduti d'America, e c'è chi ha saputo sfruttare al meglio questo momento, rendendo omaggio alla famosa band con addirittura un gioco dedicato, come quello di Starcasino che ha lanciato una nuova slot machine dedicata proprio ai Gun's & Roses.

Perchè scegliere i social per lanciare un messaggio, preferendoli alla TV o ai giornali? Molto semplice: perchè riesci ad arrivare in tempi estremamente rapidi proprio a quel bacino di pubblico che è interessato a te o al tuo prodotto e tutto ciò praticamente a costo zero, ad esclusione di eventuali campagne pubblicitarie a pagamento, ma quando la notizia è una bomba, si diffonde da sola grazie ai lettori, senza bisogno di dover investire neanche un centesimo.

Siamo dunque al "de profundis" dei siti di informazione? Certo che no, così come i media tradizionali hanno dovuto adeguarsi all'avvento di Internet, i siti di informazione stanno imparando a convivere con i Social media, usandoli come vetrina per attirare i lettori verso le loro pagine.



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