Guardia Sanframondi capitale del vino e dell'arte con 'Vinarte'
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A Guardia Sanframondi torna Vinalia dal 4 al 10 agosto prossimi e con lei Vinarte. Un percorso nel percorso, a cura di Giuseppe Leone che ha selezionato gli artisti e scelto il tema, “Bacco e Venere”. Tante le proposte ‘visive’, dalla fotografia alla scultura fino a raggiungere la pittura ed alcune performance.
Nella suggestiva cornice di Guardia Sanframondi si terrà dal 4 al 10 agosto la XXII edizione di Vinalia. Il contest della manifestazione orbita attorno all’enciclica “Laudato sì” del Santo Padre Francesco, dove si sottolinea l’importanza di proteggere il proprio territorio promuovendo la rivalutazione di ambiente e cultura. Ancora una volta è il buon vino, il vino di qualità, al centro della scena, lì dove il Circolo Viticoltori di Guardia Sanframondi, assieme al Comitato Vinalia, si è mosso in direzione della valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e in difesa dei processi di produzione tradizionali.
All'interno di tale quadro si anima Vinarte, evento supervisionato dal direttore artistico Giuseppe Leone, che ha selezionato con cura una rosa di artisti formatisi nell'ambito dell'Accademia di Belle Arti e non. Leitmotiv dell'iniziativa: "Bacco e Venere", motivo indagato nelle sue più varie declinazioni, procedendo tra i più diversi stili e le diverse espressioni delle arti visive. Si va dalla fotografia alla pittura, passando per scultura, istallazioni e performance.
Gli artisti selezionati utilizzano tutti linguaggi differenti
L’esposizione avrà per questo un ritmo variegato in cui le opere sono accomunate più da una profonda ricerca artistico - intellettuale che da un comune sentire. Il motivo del vino non va infatti inteso in maniera didascalica, ma come stimolo creativo. Bacco era, non a caso, la divinità dell’ebbrezza estatica, i baccanali (così come ancor prima i culti dionisiaci) erano riti in suo onore in cui ci si liberava dalle inibizioni quotidiane.
Musica e vino guidavano i partecipanti verso un parossismo di emozioni. Gli artisti di Vinarte esplorano proprio questa dimensione, tanto nel senso della metafora concettuale che in quello dell’estasi performativa, in cui al progetto dell’opera si antepone la libertà del gesto. Così con alcuni la vista sembra offuscarsi davanti la tela, con altri si dipanerà il mistero del doppio, altri ancora riscopriranno l’inibizione dell’azione o la sensualità carnale o ancora la serenità dei sensi.
Così come il vino ci stimola e ci apre a nuovi percorsi percettivi, così “Bacco e Venere” si snoda lungo un percorso artistico capace di scandagliare tutto ciò che ruota intorno all’elemento oinos: miti, storie, racconti, passioni, lirici misticismi.
In ogni caso a farla da padrone è la conoscenza profonda, da parte degli artisti, della tecnica e dei materiali utilizzati, l’amore per il fare che si unisce ad uno studio profondo dell’immaginario comune e dei significati intellettuali che la mostra va esplorando. Tra gli artisti in esposizione Rossella Di Micco, Valentina Monda, Martina Benedetti, Teresa Iannone, Irene Tuscolano, Brisa, Mariano Goglia, Vito Pace, Carmine Maffei, Michele Spina.
“Guardia Sanframondi va valorizzando non solo il patrimonio enogastronomico del proprio territorio - spiega il maestro Giuseppe Leone, direttore artistico dell'evento - ma crea un ponte tra promozione culturale e il rilancio di un economia che trova voce attraverso l'arte. Cultura ed economia, assieme alla riscoperta di radici e tradizioni, si pongono una a sostegno dell'altra.
C'è una differenza – precisa – tra lo ‘slow food’ e il ‘fast food’, convinzione nata dalla performance tenutasi, in giugno, nello spazio istituzionale Piazzetta Italia di Expo Milano 2015 assieme allo chef Pietro Parisi, ospite di Vinarte nella serata del 5 Agosto. C'è una differenza tra il tutto a buon mercato e il prodotto di qualità, originale e non contaminato, ed è per questo che la scelta degli artisti selezionati per l'esposizione si pone al di fuori delle logiche del mercato a tutti i costi, a cui si preferisce, seppur nei diversi stili e nelle diverse espressioni, una profonda onestà intellettuale. Perché, in fondo, l'arte sa e deve essere lenta, l'arte è fuori dal caos".