Giornata di orientamento "Avvocati 2.0" all'Unifortunato

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Avvocatura. All'Unifortunato studenti, laureandi e neolaureati a confronto con una professione che cambia.

Gli avvocati diventano 2.0 e, grazie alle tecnologie digitali, lavorano in studi ‘virtuali’ che collegano professionisti che vivono in luoghi diversi e hanno competenze differenti, per andare incontro alle esigenze dei clienti e del mercato che richiedono alta specializzazione. Una professione, quella legale, che è cambiata rispetto al passato e che continua ad evolvere, come è emerso durante la giornata di orientamento dal titolo “La professione Forense tra modelli manageriali e tecnologie digitali”, che si è svolta all’Università Giustino Fortunato, in collaborazione con il network DiDiritto e con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento.

L’iniziativa si inserisce all’interno delle attività di orientamento al lavoro e di placement dell’Unifortunato con lo scopo di offrire nuove visioni sulle evoluzioni della professione legale a studenti, laureandi e laureati del corso di studi in Giurisprudenza. “È stata un’importante occasione per approfondire il rapporto tra Diritto e innovazione digitale” – ha dichiarato il professore Paolo Palumbo, Delegato dal Rettore per il placement UniFortunato– che ha continuato “Come Ateneo ci stiamo interrogando sull'importanza di formare figure professionali con un bagaglio di conoscenze e competenze al passo con l’innovazione digitale per operare nell’ambito delle attività legali dei principali istituti giuridici e nell’applicazione dei più avanzati sistemi tecnologici dell’amministrazione pubblica e giudiziaria, oltre che sugli aspetti economico-produttivi e gestionali. Le figure giuriste esperte della società digitale e dell’utilizzo degli strumenti e delle potenzialità del progresso tecnologico, infatti, sono sempre più richieste".

Partecipando alla giornata di orientamento alla professione forense, gli studenti e i neolaureati hanno potuto anche vestire i panni degli avvocati 2.0 e cimentarsi nella simulazione di casi pratici, per toccare con mano come è cambiata la professione. È stato, così presentato il network DiDiritto, “un’organizzazione che crea team di professionisti ‘su misura’, cioè avvocati e consulenti, allo scopo di fornire servizi di consulenza e assistenza legale” - ha spiegato Vittorio De Rosas, presidente di DiDiritto, che ha aggiunto - “Il nostro è un nuovo modo di svolgere la professione legale grazie all’utilizzo delle piattaforme digitali e alle app che permettono di fare teleconferenze, di condividere l’agenda, documenti, fogli di lavoro e lavorare come se si condividesse lo stesso studio anche se in realtà si lavora a chilometri di distanza”.

Cambiamento necessario per poter trattare casi, come quelli ambientali, che richiedono figure professionali specifiche e con più specializzazioni, dall’esperto di reati ambientali al legale specializzato in risarcimento danni. Specializzazioni indispensabili anche per essere al passo con la complessa normativa italiana e con la nuova cultura dei clienti, che oggi preferiscono rivolgersi a legali specialisti di un settore e non più al generalista, come accadeva in passato.



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