Festa dell'Unità Nazionale celebrata a Benevento. Carideo: 'Oggi le guerre sono cambiate'

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Le guerre ci sono sempre ma hanno un nuovo volto. Non più belliche come una volta, ma sociali. Questo, in sostanza, il messaggio condiviso e ribadito dalle autorità militari e civili in piazza Castello a Benevento, in occasione della tradizionale manifestazione celebrativa della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate con lo schieramento del Picchetto d’Onore formato da militari del Comando provinciale dei Carabinieri, con la partecipazione della rappresentanza di unità appartenenti a Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato,Vigili del Fuoco, Polizia Provinciale, Polizia Municipale, Croce Rossa Italiana. Tutti insieme e tutti convinti che occorre alzare la guardia per contrastare i nuovi pericoli: l'emergenza lavoro sopratutto, ma anche il grande allarme ambientale che la Campania (e il Sannio) si trova a combattere: "La società odierna è complessa - ha ammesso alla stampa il comandante provinciale dei Carabinieri, Antonio Carideo - e presenza diverse problematiche anche di ordine e sicurezza pubblica. Noi dobbiamo essere pronti a dare risposte e rassicurazioni ai cittadini, a loro chiediamo sempre la massima collaborazione perchè più alta è la barriera di contrasto ad ogni tipo di crimine, più ci saranno possibilità di ripresa". Una sguardo all'attualità senza dimenticare i sacrifici di chi ha dato la vita in quello storico 4 novembre: " Non dobbiamo dimenticare chi ha offerto il dono più alto, quello della vita per l'Italia unita - ha rimarcato Carideo - oggi siamo chiamati a dare un impegno diverso per l'unità del Paese e la sua solidarietà, attraverso un'azione di pace capace di contrastare i nuovi pericoli che non sono più bellici ma hanno altra matrice, economica ad esempio". Concetto ribadito dal Prefetto di Benevento, Ennio Blasco: "Le guerre sono sempre guerre ma la nostra Nazione interviene in missone di pace, questo significa che abbiamo saputo rimodulare le nostre tipologie. Ricordiamo coloro che con sacrificio hanno dato il massimo contributo e sfidiamo i nuovi pericoli perche oggi noi siamo chiamati a difendere i cittadini ed il territorio dalle nuove minacce".
All’inizio della manifestazione, come di consueto, sono stati resi gli onori al Prefetto di Benevento Ennio Blasco che è passato in rassegna il Picchetto d’onore accompagnato dal comandante Carideo. Poi la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione della corona di alloro ai caduti. Presenti anche i bambini delle scuole cittadine con le bandiere dell'Unicef. Dopo la lettura dei messaggi del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa hanno preso la parola il sindaco di Benevento, Fausto Pepe ed il commissario straordinario della Provincia, Aniello Cimitile. Per il primo cittadino "a distanza di un secolo sono modificate sfide e competenze" poi un passaggio sulla dramma dei migranti dove "il cambio di prospettiva dell'unità nazionale è stato decisivo. Abbiamo superato l'era dei populismi leghisti ma dobbiamo stare attenti ad evitare i nuovi dilaganti fenomeni della stessa matrice presenti in Europa. L'Italia non è immune da questo pericolo". Torna sul dramma del lavoro, invece, Cimitile: "I ragazzi del 99 - ha dichiarato il commissario straordinario della Provincia di Benevento - hanno combattuto una battaglia che resterà scolpita nella memoria di tutti gli italiani, i nostri giovani invece si trovano a dover combattere una battaglia diversa ma difficile da superare, quella dell'emergenza lavorativa. Quello attuale è un vero e proprio bollettino di guerra visto che la disoccupazione giovanile nel nostro Paese è salita al 40%. La mancanza di lavoro, come una guerra, può privare del futuro".

Gaetano Vessichelli

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