A Dugenta va in scena “L’amore non fa male”, spettacolo contro la violenza di genere

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Evento solidale a DugentaEvento solidale a Dugenta

A Dugenta una serata di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne con lo spettacolo “L’amore non fa male”.

Domenica 25 novembre, alle ore 18,30, presso il salone parrocchiale della parrocchia San Nicola ad Orcula, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’Associazione Culturale Artetica, con il patrocinio del comune di Dugenta e della manifestazione “ Dagli occhi e dal cuore”, in collaborazione con il progetto Alternanza scuola – lavoro dell’IIS Telesi@, presenta la manifestazione dal titolo “L’amore non fa male”, sul problema della violenza di genere che sta diventando una vera e propria piaga sociale.

La serata si articolerà in tre momenti. La prima parte sarà un vero e proprio convegno sul tema della violenza di genere al quale interverranno:
don Giuseppe Oropallo, parroco della parrocchia di San Nicola ad Orcula che insieme a don Gennaro Barbieri, parroco della parrocchia di Sant’Andrea apostolo illustreranno il punto di vista della Chiesa; il dott. Giovanni Saladino, neurologo, psicoterapeuta, direttore ISPREF sede Caserta che ne illustrerà gli aspetti psicologico sociali;il dott. Di Cerbo Clemente, sindaco di Dugenta che illustrerà i dati di questo fenomeno nella nostra piccola cittadina;la professoressa Paola Giardino, docente di discipline giuridiche ed economiche IIS Telesi@ che illustrerà il ruolo della scuola nella prevenzione del fenomeno;la dott. ssa Iannotta Annamaria, farmacista, councelor, presidente Associazione Haumea di Valle di Maddaloni e la dott. ssa Fabiola Filippelli psicologa, referente “Casa della Donna”, Sant’Agata dei Goti che informeranno sulle risorse del territorio cui far riferimento in caso di bisogno.

La seconda parte sarà uno spettacolo teatrale – musicale a cura del teatro junior e del teatro adulti dell’associazione Artetica che stavolta ha deciso di usare il teatro come si usano i role play in psicoterapia, mettendo in scena storie di vita vissuta, spaccati di vita di ogni giorno allo scopo di aiutare a far riconoscere quei segnali di una relazione violenta che devono far scattare l’allarme prima che sia troppo tardi. Tra sketch, canti e balli vedremo come si modificano le aspettative, le emozioni e le reazioni nelle varie decadi di vita, partendo dall’immaginario fiabesco dell’infanzia per arrivare alla possibile disillusione e delusione dell’età adulta che non conosce differenza di genere.


La terza parte sarà dedicata a un dibattito che consentirà ai partecipanti di discutere di ciò che hanno visto e sentito per chiarire ulteriormente i concetti espressi.



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