Eolico. Sospesa immissione dei terreni occorrenti alle opere di connessione

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Continua la resistenza delle popolazioni sannite all'installazione delle pale eoliche e delle opere connesse sui Monti del Matese Sud-Orientale.

Dopo il sequestro del cantiere dell'impianto eolico di Località Montagna Fasana a Morcone, dopo un esposto presentato dal Fronte Sannita per la Difesa della Montagna, da Altrabenevento e dal Comitato Pro-Sannio, gli attivisti avevano anche bloccato i lavori in maniera pacifica, ora ci si sta opponendo alle immissioni in possesso dei terreni occorrenti per le opere connesse all'impianto come strade, cavidotti, aree tecniche.

“Alcuni proprietari soggetti agli espropri – fa sapere il portavoce del Fronte Pinuccio Fappiano – hanno delegato i legali avv. Alessandra Sandrucci dell'associazione Altrabenevento e l'avv. Filomena Fusco del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna, già intervenute nei giorni scorsi a sostegno di alcuni espropriati di Morcone (gli espropri erano stati bloccati, ndr). Oggi, come nei giorni precedenti, i legali sono intervenuti su Pontelandolfo e sono riusciti a far sospendere l'immissione in possesso anche per i terreni occorrenti alle opere di connessione a valle dove vorrebbero far sorgere le stazioni elettriche di smistamento”.

Stando al racconto di Fappiano, “Le procedure di immissione in possesso non sono state per nulla tranquille ed i due legali si sono sentiti costretti a far intervenire i Carabinieri/Forestale di Pontelandolfo che, vista la difficoltà di gestire la questione, hanno convocato tutti in caserma dove è stato redatto il verbale. Nel verbale stilato, i legali hanno riportato i contenuti delle precedenti segnalazioni ed esposti che hanno portato al sequestro del cantiere relativo alle aree ove avrebbero iniziato le attività di trivellazioni. Il verbale redatto sarà trasmesso, a cura dei carabinieri/Forestali di Pontelandolfo, alla Procura della Repubblica ed allegato al fascicolo già aperto relativamente al sequestro del cantiere dell'impianto eolico di Morcone”.

Fappiano aggiunge, “In questa fase gli interessi delle Associazioni che difendono il territorio coincidono con quelli degli espropriati che non intendono cedere l'utilizzo delle loro proprietà da sempre e tutt'ora destinate all'uso agricolo-pastorale ma anche meta di persone che hanno deciso di trasferirsi su questi territori che ne apprezzano la qualità dell'ambiente e del paesaggio ancora incontaminati. Saremo a completa disposizione di chiunque voglia avere delucidazioni o assistenza”.



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