Emergenza maltempo a Sant'Agata, avviata la seconda fase per la stima dei danni

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Sant'Agata de' GotiSant'Agata de' Goti

Sopralluoghi sul territorio per una prima stima dei danni e modulistica per segnalazioni disponibile per privati ed attività produttive.

Dopo la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale dell’intero territorio comunale e la redazione delle schede sulla stima dei danni subiti trasmessa il 21 ottobre alla Soru della Regione Campania ed al Genio civile per la proposta della dichiarazione dello stato d’emergenza, il Commissario Prefettizio, viceprefetto Elvira Nuzzolo, con la costante collaborazione del personale dell’ente, uffici tecnici e Polizia Municipale, della Protezione Civile comunale, delle forze dell’ordine ha avviato la seconda fase della gestione emergenziale.

Proprio in queste ore è in corso un nuovo sopralluogo, da parte del Genio Civile e dei Vigili del Fuoco, coadiuvati dai tecnici dell’Ente, nella zona tra Vallone Resicco e Vallone Fagnano per valutare gli ulteriori danni ed interventi urgenti da realizzare finalizzati, prioritariamente, alla tutela della pubblica e privata incolumità, nonché al ripristino della funzionalità dei servizi. 

Inoltre, il Commissario ha reso noto, con apposito avviso pubblico, che i cittadini che hanno subito danni, a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche del 14 e 15 ottobre, potranno segnalarli attraverso la presentazione di apposita modulistica fornita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Protezione civile (scheda B privati; scheda C attività produttive) scaricabile direttamente dal sito dell’Ente o disponibile presso gli uffici comunali (URP- Polizia Municipale - Uffici tecnici). Alle schede, debitamente compilate, dovranno essere allegate adeguata documentazione fotografica e copia di un documento d’identità, per poi essere consegnate presso la sede comunale in piazza Municipio, 1 o spedite a mezzo raccomandata A/R.

Si precisa che la segnalazione prodotta non costituisce riconoscimento automatico di eventuali contributi a carico della finanza pubblica per il ristoro dei danni subiti.



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