Desertificazione commerciale, è allarme. Le proposte di Confcommercio

ROMA (ITALPRESS) – Tra il 2012 e il 2024, in Italia, sono spariti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante; in crescita le attività di alloggio e ristorazione.

Nello stesso periodo, nel commercio, negli alberghi e nei pubblici esercizi, si registra un forte aumento di imprese straniere, mentre quelle a titolarità italiana segnano solo un +3,1%.

E ancora, nei centri storici chiudono più negozi che nelle periferie, sia al Centro-Nord che nel Mezzogiorno.

Sono alcuni dei risultati dell’analisi “Demografia d’impresa nelle città italiane”, realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne.

La desertificazione commerciale continua dunque a rappresentare un elemento di depauperamento economico e sociale dei centri urbani; un fenomeno che va contrastato con progetti di riqualificazione urbana per mantenere servizi, vivibilità, sicurezza e attrattività.

In questa direzione va il progetto Cities di Confcommercio che ha elaborato le prime proposte per la rigenerazione delle città: dai patti locali per la riapertura dei negozi sfitti alla gestione partecipata e collettiva delle città; dall’uso di tecnologie digitali a Piani di Mobilità e logistica sostenibili.

fsc/gtr


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