Agricoltori, via l'obbligo del 4% di terreni a riposo: nuova concessione da Bruxelles
13:8:38 5007Le recenti proteste degli agricoltori hanno ottenuto un significativo risultato a Bruxelles.
Bruxelles - Arriva un'altra concessione da Bruxelles per gli agricoltori europei, in risposta alle proteste che hanno caratterizzato le ultime settimane. La Commissione europea ha annunciato un importante cambiamento nelle normative agricole, consentendo agli agricoltori di coltivare la percentuale di terreno precedentemente obbligata a rimanere incolta per motivi ambientali.
La Commissione europea ha infatti annunciato la revoca dell'obbligo di lasciare a riposo il 4% dei terreni per motivi di tutela ambientale. Coltivare anche il 4% incolto: La misura, che entrerà in vigore già da domani 14 febbraio, avrà effetto retroattivo dal 1° gennaio 2024. In parole semplici, gli agricoltori avranno la possibilità di coltivare anche quella porzione di terreno che in precedenza era vincolata al riposo per la salvaguardia dell'ambiente.
Soddisfazione e flessibilità: "Con questa decisione, diamo seguito alle numerose richieste di flessibilità avanzate dagli Stati membri per rispondere meglio alle sfide che gli agricoltori dell'UE devono affrontare", ha commentato Olof Gill, portavoce della Commissione europea.
Le proteste degli agricoltori, che hanno coinvolto diverse nazioni tra cui Italia, Spagna e Polonia, erano motivate da una serie di criticità, tra cui l'aumento dei costi di produzione, la concorrenza sleale dei prodotti ucraini e l'impatto della Pac (Politica Agricola Comune).
La revoca dell'obbligo del 4% rappresenta un passo avanti per il settore agricolo, ma non risolve tutte le problematiche. Le associazioni di categoria chiedono infatti misure più incisive per tutelare il reddito degli agricoltori e la competitività del comparto.
Il futuro della Pac
La Commissione europea è al lavoro per una revisione della Pac, con l'obiettivo di renderla più sostenibile e resiliente alle sfide future. La nuova Pac, attesa per il 2027, dovrà tenere conto delle esigenze degli agricoltori e del contesto geopolitico in continua evoluzione.
In Italia il governo ha già adottato alcune misure per supportare il settore agricolo, come l'esenzione dall'Irpef per i redditi agrari fino a 15mila euro. La revoca dell'obbligo del 4% è stata accolta con favore dalle associazioni di categoria, che auspicano ulteriori interventi per rafforzare il comparto.