De Zerbi a Cagliari va vicino all' impresa: "Meritavamo il pareggio"
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"Il Cagliari è vero, ha fallito un calcio di rigore poi non hanno più tirato in porta. Noi invece nel secondo tempo abbiamo avuto tante occsioni".
Un buon secondo tempo non è bastato al Benevento ad evitare la decima sconfitta e a conquistare il primo punto della stagione. Al 96’ Pavoletti ha infatti regalato al Cagliari 3 punti importantissimi mentre. La cura di De Zerbi riesce in parte a rivitalizzare i giallorossi sono comunque riusciti a mettere alle corde i rossoblu. Ora sul calendario due partite proibitive contro Lazio e Juventus.
A parlare a fine gara è stato mister Roberto De Zerbi abbastanza ‘carico’. “Meritavamo il pareggio – ha esordito – anche solo per le occasioni create. Il Cagliari è vero, ha fallito un calcio di rigore poi non hanno più tirato in porta. Noi invece nel secondo tempo abbiamo avuto tante occsioni. Dispiace per i giocatori, li ho visti ancora più giù. Ora affronteremo due partite proibitive dove sappiamo che possiamo o no fare punti. Non sono venuto a Benevento per presunzione, ho accettato perché la squadra al netto dei recuperi e dell’autostima può lottare. Alla squadra ho parlato subito, ora l’obiettivo non è il punto perso ma è già preparare al meglio la prossima gara. Ora serve lavorare e migliorare il nuovo assetto di gioco perché non è facile farlo dopo un solo allenamento”
Poi ha aggiunto: “Sapevo che avrei trovato un ambiente ostile, sono motivato. Secondo me lo scorso anno il miglior allenatore è stato Davide Nicola perché è stato capace di mantenere accesa la fiammella del Crotone: ecco io voglio arrivare la, voglio fare questo”.
Alle critiche ha poi risposto: “Io quando lavoro per una squadra do tutto e lo facevo sia da giocatore che da allenatore. Di Foggia non rinnego niente, ho mancato di rispetto ad una persona che lavorava al Benevento non al Benevento. Questa accoglienza mi carica. Magari mi prendo io i fischi così da liberare un po’ in più i calciatori. So cosa bisogna fare per mettere la macchina in carreggiata, non so però se il cammino è rosa o nero”.
Sul modulo: "Noi oggi abbiamo sempre giocato a tre con degli esterni di gamba. Il Cagliari giocava con due attaccanti e io volevo il controllo del pallone da dietro. Da Djimsiti e Antei mi aspetto più convinzione e più rabbia mentre volevo da Ciciretti e Memushaj che galleggiassero tra le linee. Il Benevento non è una squadra da ultimo posto, non è una squadra da zero punti e non sono folle ma se uno ci crede può ribaltare la situazione”.