Alberto Stasi cerca casa lontano da Garlasco. Fermato in strada per i selfie
10:41:12 257

(Adnkronos) - Primo giorno di semilibertà, ieri, per Alberto Stasi condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio dell'allora fidanzata Chiara Poggi. Mentre l'omicidio del 13 agosto 2007 torna alla ribalta con la Procura di Pavia che prova a riaprire il caso e indaga Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, il 41enne oggi contabile in un'azienda che cura amministrazioni condominiali si è goduto la sua prima sera di semilibertà dal 12 dicembre 2015, il giorno in cui la Cassazione ha stabilito la sua colpevolezza.
Una serata lontano dai locali alla moda. "Meglio evitare - spiega Stasi a chi lo accompagna come si legge in un articolo su Repubblica - tanto lo sapete che non sono un tipo da movida. E poi, qualche giorno fa, mi ha fermato per strada un ragazzino. Mi fa: bella zio, lo sapevo che non c’entravi niente. Possiamo fare un selfie? Ora, capisco tutto, capisco la notorietà, ma meglio evitare. E per fortuna che tanti ragazzi di adesso non sanno cos’è successo diciott’anni fa e non conoscono il mio volto".
Con la semilibertà, i paletti da osservare per il detenuto di Bollate sono più sottili: può scegliere come muoversi durante la giornata per l’intera provincia di Milano, salvo fatto l’orario di rientro. Può frequentare amici e familiari, ma tenendosi lontano da pregiudicati. "A Garlasco? No, non posso andare - dice ai suoi amici - nonostante mia madre viva ancora lì. La incontro dai parenti, l’ho fatto quando ho avuto i permessi. E poi, dico la verità, non ho nemmeno tutto questo interesse a tornarci. Un po' per quello che è successo, un po’ perché la mia vita e i miei interessi sono ormai tra Milano e l'hinterland, dove cercherò casa quando potrò".
L'orizzonte prossimo di Stasi è fatto di piccole riscoperte. "Farò un salto alla pinacoteca di Brera, appena potrò - assicura ai suoi commensali - oppure farò un giro tra i padiglioni della Fiera di Rho, quando ci sarà un evento interessante, visto che passo di lì a prendere la metro ogni mattina. E poi potrei riprendere la racchetta in mano, saranno due anni che non faccio sport".