La statale 212, da oggi, ha un pezzo in più lungo due chilometri e duecento metri. Stabilire poi che si tratta della testa o di un parte del corpo, difficile stabilirlo. Una cosa è sicura: l'arteria in questione, denominata tra tante polemiche "Fortorina", ha una coda ed è quella che collega Benevento con gli svincoli di Pietrelcina prima e Pesco Sannita, poi c'è un'interruzione che costringe i veicoli ad una deviazione per il territorio di Pesco Sannita ed ecco che si arriva al tratto inaugurato oggi che, fondamentalmente, collega tra loro i centri di Reino e S.Marco dei Cavoti. Dicevamo che è difficile stabilire se questa è la "testa" del progetto: magari qualche "maligno" può pensarla così visto visto che il vero allaccio dovrebbe essere quello con S.Bartolomeo in Galdo e, dunque, con l'area dell'alto Fortore. Se questa è la testa, allora il progetto è bello e terminato, una volta completata l'opera di mezzo nel 2014. Ed allora è vero: chiamarla 'Fortorina' è errato.
IL SINDACO DI S.MARCO, COCCA: 'PASSAGGIO IMPORTANTE PER TUTTO IL FORTORE'
In attesa di capire come etichettare questa strada, possono gioire i comuni di Reino e San Marco dei Cavoti che oggi, sono ancora più vicini tra loro: così, nel giorno di festa per le due comunità per l'apertura del tratto della strada che va dallo svincolo di Pesco Sannita alla rotatoria finale di San Marco dei Cavoti, i sindaci Verzino e Cocca hanno espresso tutta la loro giustificata soddisfazione: "Per noi reinesi si tratta di un'arteria strategica e vitale - ha ammesso Verzino - ora attendiamo con ansia e fiducia l'apertura del tratto di mezzo per avere un collegamento con Benevento degno di questo nome". Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco Cocca che però, nel suo intervento, rimarca la necessità di completare l'opera fino all'Alto Fortore: "In sostanza non cambia molto - ha ammesso il primo cittadino di S.Marco dei Cavoti - visto che i tempi di percorrenza restano immutati, ma è pur vero che questa piccola apertura è un segnale importante e significa che c'è la volontà reale di terminare il collegamento tra S.Marco dei Cavoti e Benevento. Certo, capisco i colleghi sindaci dei comuni del Fortore ma credo che, una volta completato questo collegamento, anche per loro può essere importante avere come riferimento S.Marco dei Cavoti e sfruttare la nuova strada che ci collegherà con Benevento in pochi minuti". Che si tratta di un'inaugurazione marginale lo si evince anche dal fatto che non è stato coinvolto l'assessore regionale al ramo, Edoardo Cosenza. Assente anche il commissario straordinario alla Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, invitato per l'occasione. Per Salvatore Frasca (direttore lavori Anas Spa Campania) e Fernando Mele (responsabile unico procedimento Anas) "stiamo aprendo al traffico un tratto importante del tracciato, nonostante le enormi difficoltà causate da problemi di carattere archeologico e geologico che abbiamo comunque superato. Un nuovo pezzo di strada verrà aperto ad aprile 2014, mentre si conta di completare il collegamento da S.Marco dei Cavoti a Benevento entro la fine del nuovo anno". Subito dopo, c'è stata la benedizione ed il consueto taglio del nastro.
SINDACI DEL FORTORE ASSENTI. LA PRIORITA' E' IL VALICO CASONE COCCA-EX SS 369
I sindaci del Fortore non c'erano all'inaugurazione e, sinceramente, era facile prevederlo. I primi cittadini di Molinara, S.Bartolomeo in Galdo, Baselice, Montefalcone Valfortore, Castelvenere Valfortore, Ginestra degli Schiavoni e Foiano non sono stati invitati (c'era il sindaco di Ginestra, Zaccaria Spina, ma in qualità di presidente della Comunità Montana del Fortore) ma, ad ogni modo, hanno altro a cui pensare visto che il loro impegno è concentrato sul progetto proposto dal geologo Eliseo Ziccardi, ossia la realizzazione del passante di valico appenninico "Passo Casone Cocca - ex SS 369" che interesserebbe i territori di S.Marco dei Cavoti, Molinara e Foiano Valfortore. Come abbiamo rimarcato più volte, non si tratta di una soluzione alternativa al progetto generale della statale 212, ma una sorta di "completamento" per dare un senso alla "Fortorina". Nessuna guerra alla strada "istituzionale", piuttosto la proposta di un correttivo della stessa. Il progetto di Ziccardi, in sintesi, propone un passante di valico di nove km (a fronte dei 19 km di montagna attuali) con una galleria di 1800metri, un viadotto di 4mila metri e tre svincoli. Nonostante tutto non sono mancate le polemiche e così, i sindaci dei comuni dell'Alto Fortore hanno "letto" la manifestazione di oggi come l'ennesima passerella politica. Le parti sono sempre più lontane.
Gaetano Vessichelli
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