Seduta lunga e tesa a Palazzo Mosti dove si è riunito il consiglio comunale per discutere di housing sociale. I lavori, cominciati con quasi un'ora di ritardo, hanno avuto un lungo prologo dove sono stati protagonisti anche gli attivisti del Movimento in Lotta per la Casa, allontanati dalla Polizia Municipale, mentre era appena iniziata la discussione sull'housing sociale. Subito dopo, una serie di interventi da parte di consiglieri di maggioranza e opposizione, con il capogruppo del Partito Democratico, Angelo Miceli che ha chiesto la sospensione dei lavori per chiarire al meglio la questione e tornare a discutere di housing sociale nel prossimo consiglio comunale. Richiesta respinta, anche dal sindaco Fausto Pepe, dal presidente Izzo e dal consigliere vendoliano Zoino e appoggiato dalla minoranza consiliare. Una decisione che non è piaciuta a Miceli che è rimasto contrariato per l'accaduto: seduta sospesa per diversi minuti, tensione tra i democratici e parole grosse. Poi il Pd ha fatto quadrato e si è ripresentato in aula compatto, Miceli incluso. La seduta è terminata alle 18: si tornerà in Commissione, poi, solo successivamente, si tornerà in consiglio.
COLETTA: 'SONO STATO CHIAMATO DAL SINDACO NON SOLO PER CORREGGERE'
Una discussione particolarmente delicata, quella relativa agli alloggi da costruire a S.Clementina. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, è tornato sull'argomento anche l'assessore all'urbanistica Coletta, che in occasione del suo intervento ha ribadito le sue perplessità in diversi punti del piano: "Ho motivato i miei dubbi in Commissione Urbanistica - ha voluto precisare Coletta - dopo aver visionato per bene il progetto". Secondo l'assessore, nella proposta di housing sociale di S.Clementina "c'è un'eccessiva concentrazione edificatoria nelle aree a monte del progetto ed un'abbondanza di parcheggi che mi rendono perplesso". Poi, Coletta ha precisato: "Non mi sono limitato ad evidenziare quelli che secondo me erano errori, ma ho subito dato il mio contributo con proposte alternative. Credo di essere stato chiamato dal sindaco Pepe non solo per correggere eventuali errori, ma anche per proporre nuove idee: lavoro quotidianamente per migliorare la città". Infine, la chiosa: "Inutile negarlo, nel progetto ci sono una serie di peccati mortali o errori veniali".
ALTRABENEVENTO: 'UNO SCEMPIO, QUANTITATIVO ASSURDO DI CEMENTO'
Durante i lavori consiliari è intervenuta anche l'associazione Altrabenevento con un volantino distrubuito ai presenti. La posizione di Corona, Sandrucci e Fioretti è piuttosto chiara e netta: "Altrabenevento - si legge nella nota - continuerà ad opporsi con tutti i mezzi alla realizzazione di questo scempio in Contrada Santa Clementina. Il Progetto di Giustino Costruzioni farà la fine dell’asse interquartiere di Contrada Cellarulo, non si realizzerà mai". Secondo Altrabenevento "il Consiglio Comunale ha approvato la proposta della società che vuole costruire un paese intero, cioè 426 alloggi lungo la Via Appia, su terreni di grande interesse archeologico per la presenza accertata di una necropoli e di altre presenze storiche. Questo progetto si aggiunge alle previsioni del PUC che ha già autorizzato 6.500 nuovi vani, cioè un quantitativo assurdo di altro cemento solo per favorire la speculazione edilizia. La decisione è stata assunta dalla maggioranza consiliare e dalla assenza colpevole della opposizione". Nella missiva, Altrabenevento ha puntato il dito contro chi ha votato a favore del progetto (il sindaco Pepe, poi Angelo Miceli, Nazzareno Lanni, Leonida Collarile, Giuseppe Zollo, Giuseppe Molinaro, Sergio Tanga, Umbero Panunzio, Luigi Boccalone e Pasquale Fiore) e contro l'intero gruppo di minoranza che non ha preso parte al voto, eccetto Luigi De Nigris, Giovanni Quarantiello, Mario Pasquariello e Luigi Trusio. Astenuti i consiglieri Enrico Castiello, Floriana Fioretti, Massimo De Rienzo, Aldo Damiano mentre hanno votato contro "disobbedendo al Pd e ringraziandoli per questo", i consiglieri Mario Zoino e Marcello Palladino.
Gaetano Vessichelli
[ 1 ]
Posta Elettronica Certificata
La PEC multycert ha lo stesso valore legale della raccomandata. Acquistala per risparmiare