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29/08/2013 :: 17:44:53

L'addio di Clemente, Altrabenevento amara: 'Ora Tribunale tornerà porto delle nebbie'


Gabriele Corona
Gabriele Corona

"Antonio Clemente ha lasciato il suo incarico di Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento e dopo le ipocrite frasi di ringraziamento per l’operato svolto, molti amministratori e funzionari pubblici, imprenditori e delinquenti a vario livello, tirano un sospiro di sollievo". Non usa mezzi termini Gabriele Corona di Altrabenevento che, commenta così l'addio di Clemente al Tribunale di via De Caro: "Quel magistrato - ha rimarcato Corona - ha condotto indagini delicate che hanno fatto tremare i palazzi del potere compreso lo stesso Tribunale per la presenza - ha proseguito Gabriele Corona - di diversi “operatori di giustizia” abituati ad atteggiamenti più morbidi nei confronti dei potenti di questa provincia. Anche per questo motivo la lotta alla corruzione che Clemente ha condotto con grande impegno, ha prodotto risultati straordinari per questa provincia ma certamente non sufficienti a contrastare quei “grumi di malaffare”, cioè quelle aggregazioni tra criminali, affaristi senza scrupolo, politici e funzionari collusi, che condizionano di fatto il governo di questa città e della intera provincia". Secondo il rappresentante di Altrabenevento, "Clemente ha chiesto di essere trasferito a Roma dopo aver subito attacchi e denunce con i conseguenti procedimenti dinanzi al Csm e alla Procura Generale. Lo hanno denunciato il sindaco di Montesarchio,Michele Spina e Maurizio Ionico, e Clemente Mastella che addirittura lo ha accusato di concussione. Il magistrato a seguito di ripetute indagini sul suo operato, è stato completamente prosciolto dalle accuse infamanti che però sono servite ad evitare che egli indagasse ancora sulle attività dei denuncianti e che svolgesse il compito di Pubblico Ministero nei processi che vedono imputati Clemente Mastella e la sua famiglia. Adesso sarebbe doveroso il commento dell’ex ministro della Giustizia, attuale componente della Commissione Antimafia del Parlamento Europeo. Antonio Clemente - ha poi chiosato Corona - va ad occuparsi di grande corruzione a livello nazionale e del riciclaggio di denaro sporco mentre il Tribunale di Benevento, nonostante gli sforzi del Procuratore Capo, Giuseppe Maddalena tornerà ad essere il “porto delle nebbie” per le troppe incompatibilità ambientali sulle quali il Csm non si decide ad indagare e l’ignavia di buona parte dei giornalisti locali. Altrabenevento continuerà la sua battaglia contro il malaffare “a schiena dritta”.

Certamente il Corona quando afferma che il tribunale di Benevento tornerà porto delle nebbie è perchè gli sarà impossibile da trovare un sostituto procuratore che lo ascolterà con la frequenza con cui l'ascoltava il suo "amico" dott. Clemente!!! michele   spina -  - 
Parole parole parole la realta e sotto gli occhi di tutti.purtroppo in questa provincia ci sono ancora le caste. E guai a smuoverle.corona ha perfettamente ragione.putroppo e impegnato a scoperchiare grossi pentoloni di m..... e devi stare attento affinche qualche sxhizzo non ti colpisca. Auguri Gabriele. ciro   rossi -  - 
Sarò controcorrente ma a me spiace che il sostituto procuratore Antonio Clemente, il preferito, il sempre magnificato da Corona Gabriele, vada via. Quanto prodotto dal dott. Antonio Clemente, supportato da ben diciasette dichiarazioni di persona informata dei fatti a firma del noto Corona, nei miei confronti si è rivelato un flop, un flop che ha lasciato un segno indelebile in chi credeva di poter servirsi dei suoi poteri per fare quel che voleva. La sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste spiega tutto! Per quanto riguarda le denunce da me sporte contro il dott.Clemente, non capisco dove il Corona abbia letto che erano infamanti, se lo fossero stati, certamente il dott. Clemente avrebbe fatto valere le sue ragioni, anzi, ha cercato di farle valere nella sede romana, la stessa dove ora è stato trasferito, ed ha collezionato ancora flop!!! michele   spina -  - 
La forte e coraggiosa provocazione di Corona opera un netto distinguo tra il magistrato Antonio Clemente e tutti gli altri in servizio presso il Tribunale di Benevento. Del resto lo stesso Clemente, nella sua invero atipica lettera di commiato, aveva fatto un chiaro distinguo tra ".. quei colleghi" a lui vicini e gli altri. Viene da chiedersi: è vero ? Forse è vero ed è per questo che l'Associazione Nazionale Magistrati tace ormai da anni sull'eccessivo protagonismo di alcuni Magistrati e sulla rilevanza mediatica delle loro attività, del tutto scollegata dai risultati conseguiti sul campo, tutt'altro che brillanti. Se però non è vero ciò che dice Corona, e soprattutto non sono giusti i distinguo fatti nella lettera di Clemente, viene da chiedersi: ma cosa lega Clemente e Corona, e, soprattutto, questo mutuo e reciproco soccorso è frutto di coincidenze estemporanee o di altre ben più preganti corrispondenze di interessi culturali, di opinione, e comunque metagiuridici. Povera giustizia e povera politica. Ormai non si sa più dove finisce la prima e dove comincia l'altra... Mario   Giordano -  - 

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