Piazza Risorgimento, via Oderisio, piazza Colonna, via Rummo, via Bosco Lucarelli, piazza Dogana e, nelle ore pomeridiane, l'area del terminal bus. Per sostare devi pagare ma attenzione a chiamarli abusivi. Si "arrangiano", riducono il raggio d'azione a causa dei parcheggi comunali a pagamento, ma non desistono, accontentandosi di pochi metri a disposizione, consentendo la sosta anche sui marciapiedi come succede tra piazza Risorgimento e l'area dell'ex Banca d'Italia. Tutto questo da tempo, alla luce del sole, senza nessun problema: c'è chi è munito di fischietto per guidare l'automobilista ad uscire dal parcheggio, c'è chi consente una bella doppia fila per andare al mercato chiedendo però alla signora di lasciare le chiavi vicino al cruscotto, c'è chi non riesce a stare in piedi e si porta da casa sedia e tavolino. Nessuno lo verrà a contestare perchè, eccetto pochi casi, queste persone "lavorano" in piccoli spazi dove vige il divieto di sosta. Chiamarli parcheggiatori abusivi è dunque errato, anche se qualcuno resiste. Le tanto contestate pedonalizzazioni di piazza Castello e piazza Orsini hanno aiutato a combattere questo fenomeno, così come è servito regolarizzare piazza Risorgimento: "E' una questione che non riguarda Benevento - ha aggiunto il Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Moschella al nostro portale - almeno da un anno a questa parte, con la pedonalizzazione di piazza Castello e l'area contesa in piazza Orsini, il fenomeno si è drasticamente ridotto fino a diventare nullo". In verità qualcuno ancora resiste, basta farsi un giro al Rione Ferrovia dove, i cantieri di Piu Europa, hanno involontariamente incoraggiato ed agevolato qualcuno e così, nello slargo adiacente via Paolo Diacono (nella foto), chi deve lasciare in sosta l'auto, magari per prendere un treno, deve per forza di cose pagare l'abusivo. Nel piazzale, come recita il segnale, il parcheggio è consentito ed è gratuito. Una ghiotta occasione subito sfruttata. Poi c'è da segnalare lo strano caso di via Episcopio (discesa che conduce al Quartiere Triggio) e via Gaetano Rummo dove c'è chi sfrutta pochi metri a disposizione per guadagnare qualcosa e, quando finiscono i posti, va bene pure sostare sulle strisce blu se sono libere.
'NON MI PAGHI? NON SUCCEDE NIENTE'
Insomma, c'è chi prende soldi in città per guardare le auto che sostano in divieto: "I parcheggiatori abusivi a Benevento ci sono sempre stati - ha assicurato un cittadino mentre lascia in sosta la sua auto in via Oderisio - vuoi sapere quanto gli ho dato? Cinquanta centesimi, mi conviene. Se posteggio in via Perasso con quella cifra ci pago venti minuti". Faccio notare al signore che dove ha lasciato l'auto è divieto di sosta. Lui ride e se ne va. Ma c'è anche chi è più insofferente:"Io non pago - sostiene una giovane donna che lascia l'auto in sosta in via Bosco Lucarelli - quell'uomo che controlla le auto della zona mi conosce e sa che da me non avrà mai nulla. Non ho niente contro di lui ma non vedo per qualche motivo devo pagare". Chiedo se ha paura di qualche "dispetto" e qualche danno all'auto: "Ho una macchina vecchia. Me la riga? E chi se ne frega. Ma comunque cose del genere non mi sono mai capitate. Non sono parcheggiatori abusivi, nel quartiere li conoscono tutti". Impossibile chiedere ai diretti interessati, allora provo a parcheggiare con tanto di cartello che mi dice che sono in divieto di sosta. Un uomo si avvicina alla mia auto: "Scusami ma non sono tenuto a pagarti, succede qualcosa è un problema?". Risposta a tono: "Problema? Fa che bbuò tu. Non succede niente" e se ne va.
Cattiva abitudine o fenomeno ingigantito?: "E' bene fare una distinzione - ha aggiunto Moschella - il parcheggiatore abusivo è chi prende in gestione una piazza e si sostituisce ad un servizio comunale. Un po' quello che accadeva fino a poco tempo fa a piazza Orsini o a piazza Risorgimento prima delle strisce blu. Ora non è così e quelli che chiedono soldi nei piccoli spazi rimasti sanno benissimo che le auto che accettano sono in divieto di sosta, così come lo sanno gli automobilisti. Noi, come Municipale, stiamo facendo numerosi verbali. Ripeto però, è sbagliato chiamarli abusivi".
G.V.
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