Non si può certo dire che il Psaut di S.Bartolomeo in Galdo sia partito con il piede giusto. A poche ore dall'inauguazione ci sono già i primi casi di disagio per gli utenti e difficoltà per il personale. A farne le spese, addirittura, un'infermiera della struttura di via Costa che, nel tardo pomeriggio di oggi, è stata ricoverata all'ospedale "Rummo" di Benevento. Motivo? Probabilmente eccessivo stress o organizzazione della struttura insufficiente (una sola ambulanza che deve garantire assistenza ad un territorio molto vasto e dalla viabilità precaria). A questo bisogna aggiungere che i locali di via Costa sembrerebbero una sorta di "work in progress" (freddo, umidità e qualche tubo dell'acqua rotto che ha già provocato qualche piccolo allagamento delle stanze). Il ricovero dell'infermiera a Benevento ha, di fatto, tenuto il Psaut "scoperto" per oltre un'ora, con il medico in presidio senza assistenza. In poche parole, servizio sospeso fino a quando c'è stato l'arrivo di un altro infermiere. E meno male che in quel frangente non ci sono state chiamate. Non è andata meglio per i due interventi che si sono avuti nelle ore precedenti, uno a Buonalbergo, l'altro a S.Marco dei Cavoti. Nel primo caso, una donna (codice giallo) ha chiesto di essere visitata: come primo soccorso è arrivata l'ambulanza demecalizzata da Ginestra degli Schiavoni (sembrerebbe infatti che la centrale operativa abbia "inteso" codice verde l'intervento di Buonalbergo) che, a sua volta, vista l'impossibilità di operare, ha chiesto l'intervento del medico del Psaut, arrivato soltanto dopo un'ora con l'unica ambulanza della struttura. Analogo episodio a San Marco dei Cavoti, stavolta per i soccorsi si è dovuto attendere ben oltre la mezzora.
Pochi mezzi, personale costretto a fare salti mortali, territorio troppo vasto da coprire: "Una scelta affrettata - ha commentato senza mezzi termini il sindaco di Foiano Valfortore, Michelantonio Maffeo, contattato dal nostro portale - quando lunedì scorso, assieme ad altri sindaci, ci siamo recati al Palazzo del Governo a Benevento, lo abbiamo fatto proprio per questo motivo. Ben venga il Psaut, ma il servizio sanitario deve essere capillare, ben organizzato e non improvvisato. Occorre urgentemente completare l'assistenza sul territorio fortorino e, dunque, non c'era bisogno di affrettare l'inaugurazione del Psaut, era molto meglio tenere in vita il vecchio sistema con il Saut in attesa di garantire un servizio completo per l'utenza. Invece si è preferito affrettare tutto, solo per propaganda elettorale, lasciando allo sbaraglio personale e cittadini. Nelle prossime ore solleciteremo il Prefetto di Benevento per un suo immediato interessamento alla questione che, così com'è, è un vero e proprio rischio".
Gaetano Vessichelli
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