COC e Piano comunale di Protezione Civile, parla l'ex assessore Castiello
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L’ex assessore Enrico Castiello è intervenuto relativamente all’incontro del Coc di venerdì 28 ottobre svoltosi presso la sala Giunta di Palazzo Mosti.
“Nel rivolgermi esclusivamente all’assessore con delega alla Protezione Civile Mario Pasquariello, persona che ho imparato a conoscere nel corso di una comune e lunga attività amministrativa e della quale nutro grande rispetto, avverte che non può trattarsi di Coc ma soltanto di un incontro operativo in quanto nessun provvedimento di nomina è intervenuto, da parte dell’attuale sindaco, alle Funzioni di Supporto che dovrebbero comporre il Coc, dopo ben 5 mesi dall’insediamento. Tuttavia, vorrei principalmente ringraziarlo per le parole espresse sul piano Comunale di Protezione Civile che ritiene documento positivo”.
Così in una nota l’ex assessore Enrico Castiello che interviene sull'incontro del Centro Operativo Comunale ed il Piano comunale di Protezione Civile. “Tuttavia - continua - gli và anche ricordato che l’aggiornamento del piano di Protezione Civile è stato approvato il 21 Aprile 2016 in Consiglio Comunale ed in piena campagna elettorale (non sarebbe stato da tutti), votato all’unanimità e quindi anche da coloro oggi vestono i panni della maggioranza compreso l’Assessore Pasquariello. Il tempo per organizzare una nuova macchina sulla base di un nuovo ed aggiornato piano che aveva bisogno sicuramente di un periodo di maggiore serenità amm.va, e visti i tempi, effettivamente non c’è stato”.
Sulla questione relativa alle chiavi del Paladua, Castiello ricorda, “che i gestori il Paladua hanno ricevuto dal sottoscritto una nota datata anno 2013 (agli atti del protocollo dell’ufficio ambiente nella quale si chiedevano ai Gestori le chiavi della struttura). Purtroppo la Protezione Civile sul piano locale si organizza esclusivamente con il volontariato ed il buon senso e non sempre è facile trovare le disponibilità necessarie. Di risorse manco a parlarne. Tutto quanto costruito in fatto di Protezione Civile a Benevento (unica città della Campania ad avere un Piano, è stata inoltre un esempio di grande sensibilità per tutta la nostra Provincia – ne sanno bene in Prefettura) è stato costruito e portato avanti con il lavoro e la passione di tanti e con pochi spiccioli. Vale la pena ricordare che nell’aggiornamento dell’ultimo piano ci sono sinergie con la Casa Circondariale – direttrice Palma – e con l’Università del Sannio che ha provveduto a fornire uno studio sismico sul centro storico della città in particolare e sulla stabilità di alcune strutture pubbliche in modo gratuito. E’ inserito inoltre lo studio di zonazione sismica di primo livello che il Comune di Benevento con L’università del Sannio ha effettuato negli anni 2011/13. A mio parere, risulta molto migliorato rispetto agli anni scorsi e non ha certamente bisogno di essere ancora aggiornato (altrimenti perché lo avrebbe approvato), ha solo bisogno di essere applicato. Riaggiornarlo vorrebbe dire perdere tempo sulla necessaria riorganizzazione di piani di emergenza, vista la sostituzione di importanti Dirigenti di Settore quali il Comandante di Polizia Municipale. Concludo, con un concetto sicuramente apprezzato anche dall’Assessore al ramo per cultura e la storia che gli appartiene: in protezione Civile non esistono avversari politici e non dovrebbero esistere contrapposizioni ma solo possibili collaborazioni. Il resto è parva materia, è esiguità politica. Potrei dire che di inanerrabile è il tempo trascorso dall’insediamento ad oggi per una riunione del Coc (non le chiavi di una struttura) senza ancor aver provveduto a nominare le funzioni di Supporto. Probabilmente svegliati dal torpore per la doppia scossa di terremoto del centro Italia che ha ricordato quanto il rischio sismico sia presente anche da noi. Nulla ha potuto, invece, la scossa del 24 agosto”.
Poi conclude. “Continuare a ‘mettere le mani avanti’, come già accaduto troppe volte e per altre circostanze politico-ammministrative di questi ultimi 5 mesi, serve solo a denigrare il lavoro svolto da altri alla ricerca di alibi per evitare di rispettare le molteplici promesse elettorali. Servirà a qualcosa?”.