Chiusura IACP. La CISL FP IrpiniaSannio chiede un confronto e sollecita l'adozione di un Piano Industriale
19:42:18 6451CISL FP IrpiniaSannio chiede un confronto immediato sul Piano Industriale IACP.
Antonio Santacroce Segretario della CISL FP IrpiniaSannio sottolinea che la gestione economica e amministrativa di alcuni IACP della Regione Campania, dove i livelli di occupazione abusiva degli alloggi e di morosità a lungo termine degli affitti, continua ad essere una piaga difficilmente sanabile. Si dice sbalordito, però, dalla convocazione del neoassessore Architetto Bruno Discepolo "con una secca lettera dall'oggetto molto chiaro: 'Messa in liquidazione degli IACP di Napoli, Salerno, Benevento, Avellino e Caserta' ed il conseguente incontro con le parti Sindacali tenutosi presso la Regione Campania lo scorso 18 luglio, per la dismissione tout court degli alloggi popolari, l’aumento dei canoni di locazione, sfratti e debiti che superano i 100 milioni.
"Sbalordito - continua Santacroce - perché senza nessun piano industriale e nessun confronto apprendiamo che fra cinque mesi, precisamente dal 1 gennaio 2019, gli IACP delle cinque città della Campania potrebbero finire in liquidazione e dare spazio all’ ACER (Agenzia Campania Edilizia Residenziale) che avrà il compito di dismettere quanto più possibile il patrimonio immobiliare, dare la caccia ai morosi e aumentare i canoni laddove non si riesce a vendere. E’ d'obbligo chiedersi ma il personale degli IACP? E’ questa la riforma degli IACP? E’ una delle tante grane caduta sulla scrivania dell’espertissimo nonché stimato architetto, autore - tra le tante cose - del Progetto Sirena grazie al quale tantissimi palazzi di Napoli ebbero nuova vita? Prossimamente tra gli ordini del giorno della seconda commissione permanente della Regione verrà esaminato un emendamento alla legge che ha portato alla nascita dell'Agenzia, emendamento probabilmente non condiviso da tutti tanto che qualcuno preannuncia battaglia, non solo politica".
"Come CISL FP nell’incontro tenutosi siamo stati chiari: urge un confronto per discutere su un piano industriale che garantisca la tutela dei livelli occupazionali, la tranquillità stipendiale e la tenuta dei servizi sui territori”, conclude il segretario Santacroce.
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