Che cos’è il prestito con cessione del quinto dello stipendio?

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Di seguito trovate alcune semplici indicazioni per capire cos’è la cessione del quinto e quali sono i vantaggi legati alla sua richiesta

A contemplare l’ipotesi di avanzare la richiesta di un prestito non sono solo coloro che, in mancanza di un lavoro, hanno immediato bisogno di liquidità, ma possono essere anche lavoratori dipendenti, pubblici e privati, o pensionati che si interrogano su come ottenere l’accesso al credito.
Nell’ambito di tale ricerca, un’opzione papabile per le categorie sopracitate consiste nella cessione del quinto, una particolare tipologia di prestito la cui restituzione viene trattenuta sulla busta paga o sulla pensione, e tale trattenuta appunto non può essere maggiore del 20% (cioè un quinto) del salario o della pensione.

La richiesta di un prestito con cessione del quinto avviene semplicemente recandosi in banca: se questa ritiene accettabile la richiseta, sarà lei stessa ad accordarsi con il datore di lavoro in merito alla cessione mensile di una quota della retribuzione lavorativa.
In modo analogo, nel caso di un pensionato, sarà l’ente pensionistico (come l’Inps ad esempio) a trattenere la rata del prestito.

Se dovesse sopraggiungere il licenziamento o il lavoratore finisse in aspettativa, il datore di lavoro potrà cessare il pagamento della rata e colui che ha richiesto il prestito dovrà concordare direttamente con la banca una nuova modalità di restituzione.
In caso invece di dimissioni da parte del lavoratore, il datore di lavoro dovrà versare ogni somma dovuta al dipendente direttamente alla banca, in modo da pagare tutto il debito o una parte.

I requisiti necessari per poter richiedere un prestito con cessione del quinto sono quindi vincolati alla condizione di lavoratore dipendente (assunto da almeno 3 mesi), compresi impiegati statali, para-statali e dipendenti privati con contratto a tempo indeterminato, o di pensionato di tutti gli enti pensionistici; ma sussistono alcune circostanze particolari per cui anche chi ha un contratto a tempo determinato o a progetto può richiedere tale prestito, la cui durata però non potrà superare quella del contratto di lavoro.

La cessione del quinto inoltre è aperta a soggetti protestati: in ragione delle modalità di restituzione, che rappresentano una forma di garanzia molto stringenti, il prestito è disponibile anche per coloro i quali hanno avuto difficoltà in passato nel restituire un prestito.

Perché la richiesta di prestito venga accolta è necessario fornire alla banca la documentazione che attesta la situazione lavorativa del richiedente o il suo stato di pensionato (il certificato di stipendio prodotto dal datore di lavoro e la busta paga più recente o il cedolino della pensione e l’ultimo CUD).

Legato al prestito con cessione del quinto è anche l’obbligo di stipulare un’assicurazione sulla vita e sui rischi di licenziamento: in tal modo, in caso di scomparsa del contraente, l’assicurazione provvederà a pagare le rate mancanti, senza chiedere ulteriori somme agli eredi.
Nel caso di un licenziamento, la compagnia assicurativa interverrà pagando le rate del prestito, recuperandone una parte rivalendosi sul TFR.



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