Caserta. Appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta, sequestro di beni per 1 milione di euro

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Guardia di Finanza CasertaGuardia di Finanza Caserta

Sequestrati beni e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro, nei confronti dell'amministratore unico del "Consorzio Stabile Opere Pubbliche s.c.p.a.", società attiva nel partecipare a gare pubbliche per l'aggiudicazione di lavori edili.

L'operazione è stata eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti dell'amministratore e poi liquidatore (per effetto della delibera di scioglimento e di messa in liquidazione adottata in data 31.03.2016) della socieàt consortile. Le complesse indagini hanno permesso di accertare, a carico dell'amministratore del Consorzio Stabile Opere Pubbliche s.c.p.a., i reati di falso in bilancio, appropriazione indebita aggravata, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta per distrazione.

L'arnministratore, al fine di conseguire un ingiusto profitto, ha infatti omesso di indicare nei bilanci del Consorzio - per gli anni 2013, 2014 e 2015 - i costi e i relativi debiti per corrispettivi dovuti alla consociata "GeneraZ Contracting Company s.r.I." (GCC) per le prestazioni di servizio da quest'ultima effettuate in favore del Consorzio, debiti consistenti della parziale realizzazione delle opere di costruzione di 48 alloggi  di edilizia residenziale pubblica facente parte del Sub-Ambito n. 7 del PRU di  Ponticelli. Tali opere erano state aggiudicate dal Comune di Napoli, a seguito di procedura di gara pubblica, in favore del Consorzio e da questo affidate, per l'esecuzione materiale, alla GCC.

Inoltre è stato accertato che l'amministratore si è appropriato di oltre 582.000 euro, corrisposti dal Comune di Napoli per il pagamento di quota-parte dei lavori di realizzazione delle opere edili affidate, di cui lo stesso aveva il possesso in quanto appaltatore e controparte contrattuale del dell'Ente comunale. Importo, questo, che doveva essere invece destinato alla corresponsione del prezzo dovuto alla GCC, quale ditta esecutrice dei lavori.

L'attivita d'indagine, diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha permesso inoltre di accertare che lo stesso amministratore, nel corso del 2014, ha distratto provviste ingenti dalle casse del Consorzio; prelievi ingiustificati attuati mediante bonifici in suo favore di importo complessivo pari ad euro 425.000,00, appropriazioni indebite supportate da causali pretestuose e prive di riscontro nella documentazione societaria. Tale condotta ha contribuito a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva che sarebbe stata attivata per il pagamento dei debiiti tributari del Consorzio, ammontanti complessivamente a 269.588,20 euro, arrecando così un grave pregiudizio ai creditori.

La Procura, al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dai  reati di appropriazione indebita aggravata e sottrazione fraudolenta al pagamento imposte dovute e bancarotta fraudolenta, ha richiesto il sequestro preventivo emesso con provvedimento del Gip che ha portato al sequestro di denaro giacente su conti correnti, titoli azionari, una polizza assicurativa, un immobile e quote societarie.



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