Casa in nuda proprietà, una guida all’acquisto

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Se qualche anno fa era una formula quasi sconosciuta, oggi sempre più consumatori scelgono di acquistare la propria abitazione in nuda proprietà.

In tempi di crisi, comprare casa è diventata un’impresa tutt’altro che semplice. Per via della mancanza di liquidità, procedere all’acquisto senza avvalersi di un buon mutuo è assolutamente impossibile: ecco dunque che la scelta del mutuo più vantaggioso riveste un’importanza notevole. Per individuare quello che sia più in linea con le proprie esigenze basterà dedicare del tempo al confronto dei vari prodotti offerti dalle banche, avendo cura di valutarne attentamente pro e contro. Solo dopo aver effettuato questa operazione trovare un mutuo prima casa conveniente sarà davvero possibile, permettendoci così di realizzare i nostri progetti senza però rimanere strangolati dagli interessi.

Quando si tratta di acquistare casa sono sempre di più gli Italiani, anche giovani, che decidono di optare per la formula della nuda proprietà. A confermarlo, i dati dell’Agenzia delle Entrate secondo i quali l’anno scorso si sono registrati quasi 21 mila contratti di questa tipologia, con un forte aumento rispetto agli anni precedenti. La causa è da ricercarsi prevalentemente nella crisi economica, che ha messo le famiglie in difficoltà e le ha rese bisognose di liquidità. Ecco perchè dunque, se una volta erano soprattutto i più anziani ad utilizzare questo tipo di formula, oggi sempre più giovani li imitano perchè bisognosi di liquidità o desiderosi di fare un investimento sicuro.

Per calcolare il valore della nuda proprietà di un immobile si tiene conto di diversi parametri, tra i quali ricordiamo la quotazione dell’abitazione, il numero e l’età di chi ci abita. Quest’ultimo dato incide particolarmente sul valore finale, dal momento che chi acquista una casa in nuda proprietà ne entrerà effettivamente in possesso solo alla morte di chi ne ha mantenuto l’usufrutto. Per fare un esempio pratico, su un immobile del valore di 100 mila euro con un proprietario di 71 anni, la nuda proprietà ammonterà a circa 60 mila euro e i diritti di usufrutto ai restanti 40 mila euro. Questi valori si adeguano solitamente a delle tabelle ministeriali ma, affidandosi all’intermediazione di agenzie specializzate è possibile strappare condizioni più vantaggiose, ma si devono pagare loro delle provvigioni che si aggirano intorno al 4%.

La formula della nuda proprietà è vantaggiosa sia per chi vende che per chi acquista. I primi ottengono infatti della liquidità immediata, decisamente utile in tempi di crisi come questi, e si riservano comunque il diritto di rimanere nella propria abitazione fino alla morte. Inoltre hanno la possibilità di affittare l’abitazione ad un’altra persona finché sono in vita. Unico aspetto negativo, chi vende la nuda proprietà della propria casa deve comunque pagarne eventuali spese di condominio e le tasse. Chi acquista invece,  compie un investimento sicuro e fruttuoso, anche se a lungo termine.

 “In questa fase di mercato, in cui dopo la diminuzione dei prezzi del 10-15% dal 2008, ci si attende una ripresa del mercato, si può aggiungere allo sconto sul prezzo iniziale, anche la presa di beneficio del mercato in ripresa nel medio-lungo periodo – commenta Daniela Percoco, Responsabile Research & Development and Training di Reag (Real Estate Advisory Group).  – Quindi i rendimenti di un investimento in un’ottica di medio periodo, potrebbero essere anche a due cifre”.

 
 
 
 



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