Campana Futsal: dopo Ciampino e Muscetti ecco Michele Abate

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 Michele Abate Michele Abate

L’intervista al nuovo acquisto della Campana Futsal.

Terzo acquisto ufficializzato dalla Campana Futsal dopo Ciampino e Muscetti, ecco Michele Abate dai Sanniti Five Soccer.

Cosa ti ha spinto ad abbracciare il progetto della Campana?

“Mi ha spinto il fatto che il progetto è ambizioso, con la Campana che quest'anno, affrontata da avversario, è stata una squadra molto ostica dove ogni giocatore, grazie a Ficociello, sapeva cosa fare. Da quel che mi è stato detto, si tratta di un progetto a lungo termine e non a breve. Il secondo motivo è che ho voluto seguire a occhi chiusi Pino Muscetti, che è per me un fratello Il terzo motivo è la stima che ho trovato nei miei confronti da parte del mio nuovo mister, Vincenzo Ficociello, che comunque conoscevo già: come avversari abbiamo avuto scontri sempre leali, e come compagni di squadra al Boca Futsal ho potuto conoscerlo anche fuori dal campo”.

Dunque la tua amicizia con Muscetti ti ha spinto a seguirlo alla Campana, dove entrambi avete voluto abbracciare il progetto grigionero. È curioso che però siate stati proprio voi due, con le vostre reti in finale playoff, a precludere alla Campana la promozione in serie C2. In un certo senso volete quindi rimediare e portare personalmente i grigioneri nella serie superiore?

“Diciamo di sì, l'anno appena trascorso ha visto la Campana battagliare sul campo con squadre più attrezzate come Sanniti e Lettieri, arrivando anche in finale playoff, giocandosela a viso aperto e perdendola appena per un gol. Quest'anno senza prenderci in giro si deve puntare minimo minimo alla vittoria, se non con la vittoria del campionato, almeno attraverso i playoff. Quindi deve essere C2 perché se lo meritano sia la Campana che Ficociello, e ce lo meritiamo anche io e Pino Muscetti per i tanti sacrifici fatti l'anno scorso nei Sanniti”.

Facciamo un riepilogo cronologico delle tue ex squadre: con chi hai iniziato fino all'ultima squadra, i Sanniti.

“Io nasco come calcettista con il Calvi dove sono rimasto tre anni. Successivamente c'erano stati i presupposti per trasferirmi alla Mario Simaldone, ma il Calvi non volette cedermi e alla fine, una volta rimasto, abbiamo vinto il campiontato di C2 e ho giocato anche l'anno successivo in C1. Dopo l'esperienza col Calvi ci sono state quelle con il Real Star e poi col Boca San Nazzaro, quest'ultima è stata un'esperienza bellissima, con mister Camerlengo che da laterale mi ha fatto diventare un pivot a tutti gli effetti. Per chiudere sono stato anche a Telese con quella che ora si chiama Boca Futsal, dove ho giocato con mister Ficociello, e poi ai Sanniti Five Soccer dove sono rimasto due anni e mezzo con una vittoria del campionato e ben 18 gol realizzati, una retrocessione e la vittoria nei playoff quest'anno”.

Michele c'è qualche altra cosa che vorresti aggiungere?


“Sì, spero di trovare alla Campana un gruppo che possa definire una famiglia aggiunta, cosa che ultimamente ho sentito mi è venuta a mancare. Quest'anno ho voglia di dare tutto me stesso in campo, cosa che non sono riuscito a fare nell'ultima stagione ai Sanniti, e anche se ho 32 anni, non mi reputo ancora alla fine della carriera; sono in piena attività fisica e mentale, e ho voglia di dire la mia sia sul campo che nello spogliatoio per far capire realmente chi è Michele Abate”.



Articolo di Calcio a 5 / Commenti