Benevento. Bucchi fa visita a Pioli a Firenze. Arini suona la carica per scacciare la crisi

13:11:20 4348 stampa questo articolo
Bucchi a Firenze Bucchi a Firenze

Già domani il calendario presenta sfide interessanti con il Benevento spettatore che spera in risultati positivi. 

Il Benevento Calcio nel ritiro toscano del Centro Tecnico Federale di Coverciano continua a lavorare in vista del match di domenica 10 marzo quando allo “Zini” i sanniti, nel secondo impegno esterno consecutivo, affronteranno la Cremonese nella 28ma giornata del campionato di Serie B.

Nel pomeriggio di ieri, dopo una mattinata di libertà che il tecnico giallorosso Cristian Bucchi ha utilizzato per recarsi presso il centro sportivo “Davide Astori” insieme al suo staff per assistere ad una seduta di allenamento della Fiorentina di Pioli( così come reso noto dalla stessa società gigliata), la truppa è tornata al lavoro sul manto erboso del “Campo 2” e dopo una prima fase di riscaldamento e attivazione muscolare hanno svolto esercizi di possesso palla, situazioni di gioco sia in fase offensiva che difensiva e partitella finale.

Come da programma, la Strega tornerà ad allenarsi nel pomeriggio di oggi per prepararsi al meglio in una sfida dove sarà vietato sbagliare. Davanti al Benevento, c’è l’ennesimo esame verità al cospetto di una Cremonese in crisi e che la cura Rastelli sembra non essere riuscita a rivitalizzare.

Nel segno di Coda

Probabilmente Bucchi cambierà qualcosa, soprattutto in difesa dove mancheranno Volta e Maggio appiedati dal giudice sportivo. Se Tello però è l’osservato speciale, in difesa dovrebbe esserci il ritorno di Antei (conseguente spostamento di Letizia a destra se gioca Improta? O Tuia ancora titolare?) che tornerebbe a guidare il reparto arretrato. Novità sono attese anche a centrocampo con Viola e Del Pinto pronti a predersi una maglia da titolare. Chi non dovrebbe mancare è Massimo Coda, ex di turno che con la maglia grigiorossa ha giocato ed ha fatto anche male al Benevento (tre i gol contro i sanniti). Coda che ora però veste il giallorosso e già all’andata è stato capace di bucare Radunovic. 

Grattacapi per Rastrelli

Piove sul bagnato in casa grigiorossa con Rastrelli che in avanti ha a disposizione solo Strizzolo che dovrebbe far coppia con uno tra Piccolo e Carretta(altro ex del giorno) mentre sono out Longo e Castrovilli con Montalto squalificato. Qualche sospiro di sollievo in difesa dove si registra il rientro di Terranova. 

Riscatto e turno interessante

Il Benevento deve riscattare la prova deludente di Livorno ed il passo falso commesso al Picchi con il fallito “quasi” aggancio alla vetta. Per carità, nulla è compromesso ma tutto archiviato al più presto. Tutte le pretendenti giocheranno prima dei giallorossi, eccenzion fatta per il Palermo (che non ha risolto i problemi societari e che deve trovare 2 milioni entro il 16 marzo per il pagamento degli emolumenti) che giocherà lunedì ed affronterà il Venezia del neo allenatore Serse Cosmi. Le altre si affronteranno domani con partire interessanti a cominciare dal derby pugliese tra Lecce e Foggia, all’insidiosa trasferta calabrese per il Brescia che affronta il Cosenza, ed al Pescara ospite del Cittadella e senza dimenticare l’anticipo di oggi tra Perugia e Verona.

Scontri diretti che potrebbero ridisegnare la classifica e favorire proprio il Benevento che è chiamato sì, ad attendere, ma anche a vincere.

Crisi grigiorossa

Che il clima intorno alla squadra di Rastelli non sia dei migliori lo ha dimostrato anche il comunicato degli Under Fives Cremona che nei giorni scorsi hanno scritto: “la situazione attuale della squadra e della società è grave e spigolosa”. Già, la “Cremo” è ad un solo punto dai play out (un punto conquistato a febbraio e quattro sconfitte ma il dato più eclatante sono i gol: 0 in 5 partite) con Livorno, Venezia e Foggia pronte al sorpasso al primo, ulteriore, passo falso. I grigiorossi non vincono dal 26 gennaio, ovvero dal 2 a 0 inflitto al Palermo e l’aria in terra lombarda comincia a farsi pesante.

Sotto accusa, è finito lo stesso Rastelli: “Un allenatore che – scrivono gli ultras – oltre alle colpe strettamente calcistiche, ha infangato la Curva Sud ovvero coloro che da quarant'anni sono sempre stati presenti al di là di allenatori, presidenti e giocatori e che in un momento di confronto con la tifoseria si è atteggiato con arroganza e saccenza senza rispetto per chi aveva di fronte”.

Colpe di una crisi, quella della Cremonese, che vengono equamente ripartite anche alla società: “Siamo inoltre tutti consapevoli – si legge nel comunicato – che l'arrivo del Cav. Arvedi in passato ha rappresentato la salvezza della Cremonese, ma questo non giustifica la pessima gestione vista negli anni, per colpa soprattutto degli sciacalli che gli ruotano attorno influenzandolo negativamente. Nonostante tutto noi lotteremo per i nostri colori facendo in modo che Cremona si faccia rispettare sugli spalti e per strada a prescindere dai comportamenti di giocatori e dirigenti”.

Arini suona la carica

A parlare del momento che si vive nella patria del “violino” e come Benevento del “torrone” è stato ieri Mariano Arini centrocampista della Cremonese ed ex Avellino: “Stiamo attraversando un periodo difficile. Tutti sappiamo che le cose non stando andando come vorremmo e siamo altrettanto consapevoli che da questa situazione dobbiamo uscirne: ci stiamo allenando bene e siamo carichi”.

“Purtroppo – ha proseguito Arini – nel calcio i risultati fanno tanto. Le ultime 3 partite non sono state all’altezza, ma con Spezia e Padova avremmo meritato di più: non essere riusciti a raccogliere alla fine incide sulla testa che diventa pesante. Adesso arriva il Benevento che per organico è una delle 3-4 squadre che possono lottare per la promozione diretta. Per questo contiamo sui nostri tifosi che ci sono sempre stati vicini: abbiamo bisogno di loro”.

L’esperto centrocampista ha poi proseguito la conferenza parlando di “atteggiamento” e “testa” che devono cambiare. Un passaggio è stato fatto anche sugli asset societari che “non ci devono coinvolgere” e su quello che è ora l’obietto: la salvezza. 



Articolo di Calcio / Commenti