Juve di rigore con Dybala cecchino infallibile dagli 11 metri. Per il Benevento c'è l'ex Bordeaux Diabatè ma nonostante il cuore, l'impresa si ferma dinanzi alla perla di Douglas Costa.
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Dybala |
Dybala |
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Szczesny |
Vigorito sold out, coreografia da brividi e tifo da far impallidire anche la Vecchia Signora. Si presenta così, il Ciro Vigorito, all’appuntamento con la Juventus. Una sfida “impossibile” o quasi, che il Benevento affronta con coraggio e determinazione. Compassata in avvio, la truppa di De Zerbi si sveglia in pratica dopo il goal di Dybala – non si può dargli il tempo di girarsi – ha la forza di riacciuffare in due occasioni la Juve con Diabatè, divenuto idolo indiscusso della torcida giallorossa, e sfiora addirittura il vantaggio prima del secondo rigore (generoso) concesso dal direttore di gara in favore dei bianconeri e della perla finale di Douglas Costa.
Se il Benevento ha la “pecca” dei goal subiti sui calci da fermo, la Juve subisce l’esuberanza di Djuricic e Brignola, la fisicità dell’ex Bordeaux Diabatè. Una Juve che oggi si è dimostrata – a tratti – macchinosa ed in debito di ossigeno ed idee ma anche fragile al cospetto sì, di una piccola, ma di una squadra dal cuore grande quanto i suoi tifosi.
Le scelte
De Zerbi deve fare a meno dello squalificato Letizia oltre ai vari infortunati come D’Alessandro e Parigini. Il tecnico bresciano rispetto alla gara contro il Verona, inserisce Guilherme, Sandro e Sagna dall’inizio. Nell’undici iniziale anche Viola mentre Puggioni torna tra i pali dopo la giornata di squalifica. Solito 4-2-3-1 dunque con Diabatè terminale offensivo preferito a Iemmello.
Allegri schiera i suoi con un 4-3-2-1 con Mandzukic unica punta supportato da Dybala e Cuadrado. Fuori tutti i big: come Chiellini, Buffon, Douglas Costa, Khedira e Higuain. Insomma, turn over – anche in vista della gara di ritorno contro il Real in Champions – e spazio a Marchisio, Rugani, Szczesny.
La gara
La Juve in avvio attua un pressing alto nei confronti del Benevento che invece assume un atteggiamento guardingo. Al 6’ Mandzukic di testa tenta la sponda ma nessuno dei suoi segue l’azione. La risposta dei sanniti arriva all8’ con Djuricic, la percussione centrale ed il suggerimento nello spazio per Diabatè ma Szczesny esce con i tempi giusti e blocca senza problemi. All’11’ l’azione insistita dei bianconeri porta un pericolo per i giallorossi. Dybala a ricevere palla in piena area, si libera di Brignola e la rimette al centro ma Mandzukic viene colto in controtempo.
Il Benevento non sta a guardare. Al 15’ Djuricic lavora un buon pallone sulla sinistra apre per Djimsiti e fuga di Brignola a destra la palla giunge a Dibatè, la retroguardia ospite libera e ci provà Sagnà di prima intenzione: conclusione alta sulla traversa. Passa un minuto e la Juventus va in vantaggio. Alex Sandro apre d’esterno per Cuadrado, scarico su Dybala – che ha il tempo di prendere la mira – che disegna un sinistro a giro sul palo lungo imprendibile per Puggioni. Al 21’ Venuti conquista un corner. Diabatè ci prova di testa ma non arriva, la palla resta viva e giunge a Brignola, il rimpallo favorisce Sandro che esplode il destro: Szczesny si accartoccia e blocca.
Al 24’ accade quello che non ti aspetti. Viola agisce per vie centrali, l’apertura a sinistra per Venuti e scarico all’indietro per l’accorrente Djuricic che calcia di prima intenzione. Sulla conclusione Szczesny compie un miracolo ma non basta. Sulla respinta si fionda Guilherme che la rimette al centro dove Diabatè si fa trovare prontissimo per la zampata sottoporta. Al 33’ il lancio di Benatia per Cuadrado trova impreparata la retroguardia di casa, l’esterno bianconero si ritrova a tu per tu con Puggioni ma strozza la conclusione e la palla finisce sul fondo. Al 36’ la Juve segna con Mandzukic che però aveva controllato con un braccio, ed il direttore di gara assegna un calcio di punizione al Benevento.
Al 40’ ci prova il Benevento che nei frangenti precedenti si era ben comportato in fase sia di non possesso che di disimpegno. Proprio da un’azione di ripartenza nasce il pericolo con Sagnà che la mette al centro verso Diabatè, Benatia allontana e palla a Brignola che ci prova dal limite ma viene murato. Al 44’ Pjanic entra in area controlla e s’incunea poi cade a terra dopo un contatto con Djimsiti. Inizialmente il direttore di gara concende rimessa poi consulta il Var e decreta la massima punizione. Dagli unidici metri va Dybala che non sbaglia.
La ripresa comincia senza cambia e con il Benevento in pressione. Al 50’ l’azione si sviluppa sull’asse di destra con Sagnà e Brignola che premia Djuricic: la conclusione viene respinta in corner. Viola si prende la responsabilità del calcio piazzato, il cross, poi spunta nuovamente Diabatè che di testa fredda Szczesny. Al 61’ ci prova la Juve con Marchisio ma la conclusione è sballata.
Allegri, dopo aver subito il pareggio corre ai ripari. Se Douglas Costa aveva sostituito Cuadrado sulla corsia, è il momento di incidere maggiormente in attacco: entra Higuain e la Juve passa al 4-3-3 (la sfida termina con il 4-2-4). Al 65’ ci prova Dybala su punizione palla fuori non di molto. Benevento pericolosissimo al 66’ con Viola che entra in area ma viene respinto in corner, dalla bandierina va lo stesso Viola la palla spiove pericolosamente in area ma né Diabatè né Guilherme trova l’appuntamento con il goal. Il Benevento però sembra essere più in palla dei bianconeri che soffrono. Al 71’ l’azione corale dei sanniti porta Viola al tiro da posizione invitante ma la palla non prende i giri giusti. Proprio nel momento migliore dei giallorossi Viola stende Higuain in area e Pasqua – senza Var – questa volta non ha dubbi: è calcio di rigore. Dagli 11 metri va ancora una volta Dybala che spiazza Puggioni e ristabilisce le distanze.
Il Benevento prova subito a reagire, palla nel corridoio per Iemmello ma Szczesny in uscita è bravo a coprire l’angolo di porta. Nel finale di gara, oltre alla girandola di cambi c’è spazio per ammirare la perla di Douglas Costa che, riceve palla da Higuain, controlla si accentra e lascia partire un tiro a giro che non lascia scampo a Puggioni.
Messa in ghiacciaia la gara, la Juve tenta di amministrarla. Il Benevento ci prova fino alla fine, in pieno recupero la sassata di Viola per poco non piega le mani a Szczesny, con coraggio e caparbietà nonostante la differenza sia tecnica che di classifica.
Tabellino
Benevento Calcio(4-2-3-1): Puggioni; Sagnà, Djimsiti, Tosca, Venuti; Sandro(80’ Del Pinto), Viola; Brignola(62’ Cataldi), Guilherme, Djuricic; Diabatè(69’ Iemmello). A disposizione: Brignoli, Rutjens, Coda, Gyamfi, Billong, Sanogo, Volpicelli, Lombardi, Sparandeo. All. De Zerbi.
Juvenuts FC(4-3-2-1):Szczesny, Alex Sandro, Benatia, Rugani, Lichtsteiner; Marchisio(62’ Higuain), Pjanic, Matuidi; Cuadrado(58’ Douglas Costa), Dybala; Mandzukic(77’ Khedira). A disposizione: Buffon, Pinsoglio, De Sciglio, Chiellini, Howedes, Asamoah, Sturaro, Bentancur. All. Allegri.
Arbitro: sig. Fabrizio Pasqua di Tivoli.
Assistenti: sig. Daniele Biondoni di Venezia e sig. Claudio La Rocca di Ercolano.
IV Uomo: sig. Juan Luca Sacchi di Macerata.
VAR: sig. Luigi Nasca di Bari.
Ass. VAR: sig. Giorgio Schenone di Genova.
Note. Sold out il Ciro Vigorito, 1600 i tifosi bianconeri presenti.
Marcatori: 16’,45’ e 74’ Dybala(J), 24’ e 51’ Diabatè(B), 82’ Douglas Costa.
Ammoniti: 37’ Mandzukic(J)
Angoli: 10 a 2 per il Benevento.
Fuorigioco: 3 a 1 per la Juventus.
Recupero: 3’pt, 4’st.
Michele Palmieri