Baselice: i prodotti tipici locali occasione di promozione territoriale

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E’ stata bella e curata la Rassegna enogastronomia con degustazione guidata dei prodotti tipici locali, tenuta l’8 maggio nei locali del ristorante “Villa Canonico” situato nella verde campagna baselicese. Ad organizzarla è stata la Pro-loco di Baselice presieduta da Leonardo Canonico e l’ATS GAL Fortore Tammaro Titerno.

I prodotti tipici locali, preparati da Cormano in qualità di cuoco e pertanto vice presidente provinciale cuochi, e dai suoi collaboratori, sono stati accompagnati da prodotti sponsor del territorio che hanno fatto da cornice. Non mancavano, per Baselice, il vino passito della masseria Parisi, le specialità di miele dell’azienda agricola Sandoro, l’olio prodotto dall’oleificio Bianco ed i prodotti della Bottega del pane di Leonardo Pettorossi e quelli del panificio di Francesco Silvestri e i dolci della pasticceria del giovane Andrea Leone. Tanti i prodotti dei paesi limitrofi.

La degustazione è stata preceduta da una tavola rotonda cui ha partecipato le autorità del settore. Oltre al sindaco Nicola Del Vecchio, hanno preso parte Michele Bianco dirigente Se. SIR.CA Regione Campania, Gennaro Masiello presidente Camera di Commercio di Benevento, Bruno Casamassa presidente Comunità Montana Fortore Tammaro, Gaetano Riccio presidente Federazione Regionale Cuochi, Antonio Lombardi rappresentante U.N.P.L.I. Presente anche il preside Pietrantonio dell’Istituto Alberghiero di Benevento “Le Streghe”.

Vere e motivate le parole di Luigi D’Anna , amministratore E.P.T. di Benevento che ha esortato a fare “sistema” tra gli organi interessati nel promuovere il turismo nel territorio anche la dove come il Fortore il turismo non è facile, come in altre aree, ma non impossibile, tale sinergia deve essere accompagnata dalla professionalità, la formazione, soprattutto quella dei giovani, diviene importante per chi lavora nel settore, altro elemento importante ha detto D’Anna, è la ricettività del territorio, dimostrare che è possibile fare accoglienza in zona.

A fare da contrasto agli accorati consigli del D’Anna è stata la poca affluenza locale alla rassegna e soprattutto alla tavola rotonda e la mancata occasione di riuscire a coinvolgere una scuola professionale locale che diploma ragazzi destinati ad operare proprio nel settore commerciale e turistico. Il consiglio invece che è giunto da Giorgio Del Grosso, fiduciario Slow Food riguarda le “virtù” che gli agriturismi devono avere, vale a dire che non possono prescindere dalle prerogative del buono, del pulito e del gusto.

G. M. 



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