Ballottaggio. L'appello al voto del candidato sindaco Clemente Mastella
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Tra poche ora si chiude la campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica che sancirà chi tra Clemente Mastella e Raffaele Del Vecchio sarà eletto sindaco di Benevento. Mastella lancia il suo appello al voto.
“Cittadine e cittadini di Benevento, domenica Vi chiedo di essere numerosi ad esercitare il diritto al voto. Convinciamo gli amici e i conoscenti, innanzitutto a recarsi alle urne. La città ha bisogno del contributo di tutti perché possa manifestarsi, in maniera chiara e forte, la volontà di cambiamento che ho registrato in queste settimane".
Comincia così l'appello al voto di Clemente Mastella, candidato sindaco di Benevento che domenica 19 giugno affronterà nel turno di ballottaggio il candidato del centrosinistra Raffaele Del Vecchio.
"Una partecipazione ampia - sottolinea - assicurerà al prossimo sindaco il supporto necessario ad affrontare le tante sfide che Benevento ha davanti a sé. Nonostante il clima di grande contrapposizione, sfociato in attacchi personali e familiari, siamo riusciti nelle piazze, nei quartieri e nelle
contrade, ad illustrare la proposta di governo con la quale abbiamo intenzione di riportare la città verso i traguardi che merita. Benevento è ridotta in una condizione di degrado che non può più essere accettata. Si ribella lo spirito fiero dei sanniti. Ciascuno di voi ha provato dolore e voglia di riscatto di fronte ad immagini forti come quelle dell’alluvione di ottobre, o anche a piccoli scorci quotidiani caratterizzati da sporcizia e disservizi, penso ai nostri prestigiosi monumenti così malridotti: ora abbiamo la possibilità di reagire, facciamolo".
Poi spiega. “La mia candidatura è nata dall’esigenza di offrire un’alternativa credibile, me lo hanno chiesto tanti amici e cittadini. Non potevo sottrarmi. Come è noto, io non ho bisogno di trampolini politici, ho avuto un percorso di grande prestigio istituzionale, ed ora voglio dedicare i prossimi 5 anni a Benevento ed ai suoi abitanti che in ogni circostanza mi hanno assicurato affetto e fiducia. La mia ambizione, l’ho spiegato tante volte, è quella di ripristinare la normalità, rilanciare l’economia e il turismo, rivitalizzare il tessuto sociale e civile, inserire misure di welfare in grado di attenuare le difficoltà, e poi lasciare tra 5 anni il testimone a chi sarà in grado di affrontare una contesa, che spero più civile ed alta di quella attuale.
"Come tutti i beneventani - continua - anche io avrei voluto ascoltare dall’altro candidato, vicesindaco in carica per 10 anni, i traguardi tagliati, i successi maturati, gli obiettivi raggiunti. Invece, il dibattito è stato caratterizzato solo da promesse future: dopo due mandati non si possono ancora raccontare ipotesi, bisogna presentare dei fatti concreti. Tra le tante mancanze, ricordo che finanche la Prefettura ha sollecitato l’approvazione del Bilancio Comunale, e nemmeno un atto così importante è stato realizzato. Avremmo compreso l’entità dei debiti che gravano sulle nostre spalle! Da lunedì inizieremo con un’operazione verità dedicata proprio ai conti pubblici. Non è possibile che Benevento sia tra le città più tassate d’Italia, e che contemporaneamente si continuino ad accumulare debiti. La qualità dei servizi è troppo scarsa per giustificare queste imposte. Qualcosa non quadra! I cittadini sono chiamati ad esborsi notevoli e per tanti di loro nemmeno i servizi fondamentali sono assicurati: acqua pubblica, gas metano, fognature e illuminazione delle strade, saranno garantiti dal Patto che ho proposto alla città. Non dovrebbe nemmeno essere tema da campagna elettorale, ma mio malgrado devo ribadire che appena eletto sindaco lavorerò al ripristino della mensa scolastica: la scuola pubblica sarà la nostra prima fabbrica".
Poi parla di giovani, futuro ed emigrazione. "Ai giovani dobbiamo fornire occasioni per non andare via: l’emigrazione è ritornata ad essere una
piaga, non c’è altro tempo da perdere. Su questo versante, lo dico in maniera chiara, andrò ben oltre le competenze di un normale amministratore. Per Benevento serve un sindaco in grado anche di essere ambasciatore delle nostre numerose eccellenze produttive e storiche. Con umiltà ma con grande determinazione, busserò a tutte le porte che sono rimaste chiuse fino ad oggi: Benevento ha bisogno delle attenzioni che la tanto vantata filiera del centrosinistra non ha assicurato".
E conclude. "La città ha già tutte le carte in regola per rialzarsi. Occorre la fiducia dei beneventani e un attento disegno istituzionale. Noi lo realizzeremo con calma e moderazione, innanzitutto ripristinando un clima di vivibilità e confronto che favorisca la partecipazione attiva. Sono fiducioso, insieme supereremo le difficoltà, con il contributo di chi domenica vorrà dare forza al mio progetto di rinascita, Benevento ritornerà grande, bella e importante. Sarà una sorta di liberazione. La nottata sta passando. Per amore della città apriamo i cuori al cambiamento".