Avellino. Anziane signore truffate da falso maresciallo
9:30:19 4657I Carabinieri della Compagnia di Montella hanno tratto in arresto un trentenne napoletano, in esecuzione di un’ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica di Avellino per il reato di truffa aggravata.
I fatti risalgono allo scorso mese di novembre. A cadere nella trappola un’anziana di Caposele e qualche giorno dopo un’altra di Montella. Spacciandosi come Maresciallo dei Carabinieri ed utilizzando lo stesso modus operandi nei due casi, il malfattore è riuscito a farsi consegnare valori per un totale di circa 10mila euro.
La tecnica consisteva in una telefonata fatta alla vittima prescelta nella quale il presunto maresciallo avanzava una richiesta di denaro come cauzione, per scarcerare un congiunto arrestato ed in camera di sicurezza perchè responsabile di aver causato un incidente stradale con feriti. Convinta la vittima, il falso carabiniere passava a ritirare quanto concordato direttamente presso l’abitazione della vittima e quindi si dava alla fuga non appena in possesso del bottino.
Solo a questo punto le vittime si rendevano conto del raggiro in cui erano incappate e non esitavano a richiedere l’intervento dei Carabinieri delle Stazioni di Montella e Caposele. Le indagini hanno fatto ricorso alla ricerca ed incrocio di dati ed immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza oltre che l’analisi del “modus operandi” e delle varie testimonianze raccolte, hanno portato all’identificazione del malfattore napoletano, già gravato da precedenti per analoghi reati.
A suo carico è dunque scattata la denuncia in stato di libertà e la richiesta all’Autorità Giudiziaria di una misura cautelare necessaria per evitare il truffatore potesse reiterare il reato. Il G.I.P., valutati gli esiti delle indagini coordinate dalla Procura irpina, e concordandone gli esiti, ha quindi emettesso l’ordinanza di custodia cautelare, disponendo che l’indagano venisse ristretto presso il proprio domicilio. Rintracciato, l'uomo è stato di conseguenza tratto in arresto dai Carabinieri che lo hanno tradotto presso il proprio domicilio dove è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Sono tuttora in corso accertamenti da parte dei Carabinieri finalizzati sia a risalire all’identità di eventuali complici sia ad appurate eventuali ulteriori responsabilità del soggetto in analoghi fatti di reato.