Tumore ovarico, Barberis “PARP inibitori hanno rivoluzionato terapia”

ROMA (ITALPRESS) – “Il carcinoma ovarico si manifesta spesso in stadio avanzato e fino a pochi anni fa si controllava solo con chirurgia e chemioterapia. La recente disponibilità dei PARP inibitori ha rivoluzionato l’approccio sistemico e diagnostico. La genetica molecolare è fondamentale per individuare le pazienti che possono rispondere a questa terapia”. Lo ha detto Massimo Barberis, Senior Consultant in Patologia Molecolare presso l’Istituto Europeo di Oncologia, intervenuto a The Watcher Talk Salute, il format di Urania TV.

“L’identificazione di alterazioni nei geni BRCA1 e BRCA2, sia a livello germinale che tumorale, è stato il primo parametro predittivo positivo – ha aggiunto Barberis -. Attraverso studi bioinformatici si è definito un indice di instabilità genetica che indica il potenziale di risposta delle pazienti. Oggi esistono diversi test per valutare questi parametri. Quando osserviamo un’alterazione di BRCA sul tumore, dobbiamo considerare se sia di tipo germinale o solo tumorale, perché un’alterazione germinale può avere implicazioni anche sulla famiglia.”

fsc/gtr

(Fonte video: Utopia Studios)


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