Ritornano le mucillagini sulle coste dell'Adriatico

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Le temperature record dell'estate 2024 e il ritorno delle chiazze giallo-marroni minacciano il turismo e la pesca in Romagna, risvegliando i ricordi del disastro ecologico del 1989 a Rimini.

L’estate 2024 sarà ricordata come una delle più calde di sempre. Le temperature elevate non hanno solo reso le giornate più torride, ma hanno anche risvegliato un fenomeno che negli ultimi anni sembrava essere stato relegato ai libri di storia: le mucillagini. Queste chiazze giallo-marroni, che invadono le acque dell'Adriatico, sono diventate il tema principale dell'estate, soprattutto nelle coste romagnole e in particolare a Rimini.

Cause del fenomeno: un mare troppo caldo

Le alte temperature di quest’estate hanno trasformato l'Adriatico in un mare dalle caratteristiche quasi tropicali. Questo riscaldamento anomalo ha creato l'ambiente ideale per la proliferazione delle mucillagini, un fenomeno naturale ma fastidioso che ha cominciato a manifestarsi con crescente intensità a partire dagli anni '80.

Le mucillagini si formano a causa di una complessa interazione tra le elevate temperature dell’acqua e l’afflusso di nutrienti provenienti da acque dolci, spesso arricchite da scarichi agricoli e urbani. Questo mix esplosivo favorisce la crescita eccessiva di alghe e microrganismi, che si aggregano in grandi ammassi visibili soprattutto nel pomeriggio, mentre al mattino l’acqua appare più limpida, ingannando i bagnanti.

Mucillagini al largo di Pesaro

Impatto su turismo e pesca

Il ritorno delle mucillagini non è solo una questione estetica. Queste formazioni, sebbene innocue dal punto di vista sanitario, rappresentano un fastidio notevole per chi desidera fare un bagno nelle acque dell’Adriatico. La loro presenza può scoraggiare i turisti, compromettendo una stagione turistica che già fatica a causa delle temperature estreme.

Ma il turismo non è l'unico settore colpito. Anche la pesca risente della proliferazione delle mucillagini. Le reti dei pescatori si riempiono di queste masse gelatinose, riducendo la cattura e aumentando i costi operativi. Gli effetti combinati su turismo e pesca stanno creando preoccupazioni tra gli operatori economici della zona, che temono un impatto duraturo sull’economia locale.

Il precedente del 1989: un'estate da dimenticare

Per molti riminesi, il ritorno delle mucillagini risveglia ricordi poco piacevoli. Nel luglio del 1989, un’estesa chiazza di alghe galleggianti invase le acque di Rimini, rimanendo per tutto il mese e causando una crisi economica senza precedenti. Le spiagge deserte e l'acqua inquinata costrinsero la città a reinventarsi, dando vita a quella che sarebbe poi diventata l'industria del divertimento.

L'impatto psicologico di quell'estate è ancora vivo nella memoria collettiva, e il ritorno delle mucillagini nel 2024 ha suscitato una reazione simile, con preoccupazione diffusa tra gli abitanti e gli operatori del settore turistico.

Una sfida da affrontare

Il ritorno delle mucillagini sulle coste dell'Adriatico rappresenta una sfida complessa per la Romagna. Mentre il cambiamento climatico continua a modificare gli equilibri naturali, sarà fondamentale adottare misure per ridurre l'afflusso di nutrienti in mare e monitorare con attenzione le temperature dell'acqua. Solo così sarà possibile mitigare l'impatto di questo fenomeno e garantire la sicurezza e la bellezza delle acque adriatiche per le future generazioni.

L'estate 2024 segna un campanello d'allarme: la natura, con i suoi cicli e fenomeni, ci ricorda la fragilità del nostro ambiente e l'importanza di agire tempestivamente per proteggerlo.

Crediti: Video La7



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