Arte. Scomparso lo scultore sannita Nunzio Bibbò

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Domenica scorsa è venuto a mancare in Roma l'artista sannita Nunzio Bibbò. Lo sculture è noto negli ambienti culturali locali e nazionali per la sua produzione di opere significative che richiamano la condizione umana con una forza eccezionale. Da sempre lo scultore aveva manifestato l'intenzione di ritornare nella sua terra natale. La salma giungerà a Castelvetere in Val Fortore mercoledì 22 ottobre e nel primo pomeriggio seguirà il rito funebre.
Bibbò nasce fra i contadini e i terracottai dell’Alto Sannio, a Castelvetere, nel 1946 ed è con gli artigiani che inizia a manipolare l’argilla. Vive tra Napoli e Roma. Ha preso parte a numerose mostre in Italia e all’estero tra queste si segnala la personale “Terrecotte e catrami” (Complesso Monumentale del Vittoriano, 2005, Roma, riproposta presso la Rocca dei Rettori di Benevento). Ha preso parte alla 54° Biennale d’arte di Venezia, Padiglione Italia nel mondo, presso il Museo Nazionale d’arte straniera di Sofia. Fra le diverse opere monumentali create da Bibbò, la più complesse la termina nel 1988 è la porta, sui temi della vita di S. Paolo, per la Cattedrale di Reggio Calabria. Dal 2000 l’artista sperimenta una nuova dimensione della scultura, realizzando un ciclo di opere che elabora con catrami, metalli di recupero e l’intervento del colore.



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