Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito due ordinanza di custodia cautelare nei confronti di altrettanti funzionari Inail in servizio presso la sede provinciale di Caserta dell'Istituto.
Sono accusati di di truffa e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, perpetrata a danno dell'ente assistenziale, nonché di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio i due dipendenti dell'Inail di Caserta che questa mattina sono stati arrestati dalle Fiamme Gialle.
Le indagini, delegate al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, hanno consentito di accertare l'indebita corresponsione di contributi di natura assistenziale in favore di 96 soggetti, fra il 2013 ed il 2014. È stata così scoperta una vera e propria truffa ai danni dello Stato ad opera dei due funzionari Inail, di voci negli "statini paga" di soggetti collocati in pensione per invalidità.
In particolare, i due indagati hanno provveduto a modificare i dati retributivi delle rendite consolidate (spettanti a coloro che hanno un grado di inabilità permanente) e della misura degli assegni di incollocabilità (riferiti agli invalidi del lavoro che si trovino nell'impossibilità di fruire dell'assunzione obbligatoria), nonostante l'assenza di qualsiasi presupposto giustificativo.
In tal modo, l'Inail procedeva ad erogare rendite e/o assegni di incollocabilità, con i relativi arretrati, procurando l'ingiusto profitto in capo ai beneficiari, per un ammontare complessivo superiore ai tre milioni di euro. Analogo sistema truffaldino, in favore di ulteriori dieci soggetti, per un totale di oltre 160 mila euro, è stato bloccato per effetto del tempestivo intervento determinato dalle indagini in corso.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il sequestro preventivo delle somme di denaro nei confronti dei beneficiari delle prestazioni e di beni nei confronti degli indagati sino a concorrenza dell'importo complessivo illecitamente sottratto all'ente previdenziale (oltre tre milioni di euro).