ANCE: "Bene il progetto del Depuratore Ora un vademecum operativo per gestire la fase di transizione"

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Mario Ferraro, presidente ANCE BeenventoMario Ferraro, presidente ANCE Beenvento

L’ANCE Benevento propone di realizzare un vademecum di accompagnamento e di indirizzo che possa fungere da guida per imprese, professionisti e cittadini durante la fase di transizione e fino all’entrata in funzione dei depuratori che saranno realizzati a servizio della città di Benevento ed i cui progetti sono stati presentati da qualche giorno.

“Siamo soddisfatti della proposta progettuale dell’Amministrazione Comunale in merito alla realizzazione del depuratore a servizio della città. L’idea del frazionamento dell’opera consentirà di raggiungere gli obiettivi nel più breve tempo possibile considerate le previsioni di 18 mesi per la realizzazione del primo impianto e 36 per gli altri impianti", dichiara Mario Ferraro Presidente di Ance Benevento.

"Abbiamo segnalato in molte occasioni la preoccupazione per le conseguenze che il blocco delle concessioni legate all’assenza di un depuratore cittadino - spiega Ferraro - avrebbero determinato per il settore edile. Sapere di poter contare su una progettazione strutturata e su tempi certi di realizzazione rappresenta un importante punto di partenza. Tuttavia ci troveremo a dover affrontare una fase di transizione che ci accompagnerà fino al completamento e all’entrata in funzione dell’opera".

L'associazione di categoria dei costruttori sanniti è convinta di poter fornire un supporto attraverso la realizzazione di un vademecum che sarà predisposto proprio grazie alla rete delle professioni promossa da Ance Benevento. "Siamo fin da ora disponibili  - conclude Ferraro - a raccordarci con gli uffici dell’amministrazione comunale per poter stilare un breve documento nel quale potremmo definire in maniera chiara ed univoca le procedure da seguire in attesa del completamento di tutti gli impianti. Le fattispecie attualmente presenti sono tantissime. Anche la soluzione dei microdepuratori varia al variare di una serie di fattori: numero di utenze, ubicazione, destinazione d’uso, interventi nel centro storico, assenza di spazi per inserimento del microimpianto. Tutte queste variabili complicano la situazione. Basti pensare alle imprese che hanno da poco realizzato edifici e si trovano nell’impossibilità di adeguali. Di qui la necessità di un vademecum di indirizzo”.



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