Acque reflue, valori anomali in Campania, Pedicini (M5S) interroga la Commissione europea: “Dati preoccupanti”
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"In numerose località si riscontrano parametri non conformi: cloro libero, eccessi di tensioattivi, azoto, escherichia coli e agenti ecotossicologici".
Valori anomali nelle acque reflue e depuratori che non funzionano in Campania. Una questione che arriva sui banchi del Parlamento europeo attraverso un’interrogazione scritta da Piernicola Pedicini eurodeputato del Movimento 5 Stelle alla Commissione europea.
"L’Arpac (Agenzia regionale protezione ambientale Campania) - scrive Pedicini - ha reso noti i dati 2018 sul monitoraggio delle acque reflue. In numerose località si riscontrano parametri non conformi: cloro libero, eccessi di tensioattivi, azoto, escherichia coli e agenti ecotossicologici. Inoltre i requisiti di campionamento della direttiva vigente non sembrerebbero essere stati rispettati, per esempio i controlli più frequenti in caso di mancata conformità dei campioni dell´anno precedente”.
Considerando le 4 procedure di infrazione aperte sulle acque reflue urbane, che intressano 118 agglomerati campani, tra cui Napoli Nord e Napoli Est, Benevento e Sant´Agata dei Goti, e la recente interrogazione sullo stato delle acque di balneazione nella regione, Pedicini ha chiesto alla Commissione se l’Arpac “rispetta la cadenza dei controlli e i criteri di monitoraggio previsti dalla direttiva, quali progressi si sono registrati nelle località campane in infrazione e se ritiene adeguato lo stato di avanzamento dei fondi europei di sviluppo destinati al miglioramento della gestione integrata delle acque”.
“E’ preoccupante leggere questi dati che certificano un problema noto da anni in Campania e mai veramente affrontato, c’è bisogno di controlli accurati e
monitoraggi costanti per curare una ferita che si allarga ogni anno di più” ha concluso l’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini.