Accordo Italia-Albania sull'immigrazione: i residenti di Shengjin temono per il turismo

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L'intesa prevede la realizzazione di due centri di accoglienza per migranti soccorsi nel Mediterraneo

L'accordo sulla gestione dei flussi migratori tra Italia e Albania, firmato il 6 novembre scorso dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal primo ministro albanese Edi Rama, sta suscitando preoccupazioni tra gli abitanti locali di Shengjin, una delle aree che potrebbero ospitare i centri di accoglienza italiani.

Secondo l'intesa, l'Italia costruirà in Albania due strutture per la "procedura di frontiera o di rimpatrio" dei migranti che ospiteranno non più di tremila persone in contemporanea, per un totale di 36mila persone l'anno. Le strutture saranno gestite dall'Italia a proprie spese e sotto la propria giurisdizione.

I residenti di Shengjin temono che l'arrivo di migliaia di migranti possa avere un impatto negativo sulle attività turistiche della zona. Shengjin è un'importante località turistica del nord dell'Albania, conosciuta per le sue spiagge, i suoi siti archeologici e le sue bellezze naturali.

"Siamo preoccupati per il futuro del nostro turismo", ha dichiarato a un quotidiano locale un residente di Shengjin. "I turisti non vogliono vedere migranti nei loro hotel o sulle loro spiagge".

Le preoccupazioni dei residenti di Shengjin sono condivise anche da alcuni operatori turistici della zona. "Se l'accordo verrà applicato, sarà un duro colpo per il nostro settore", ha dichiarato un albergatore di Shengjin. "I turisti potrebbero scegliere di andare in altre località, dove non ci sono migranti".

L'accordo Italia-Albania sull'immigrazione è stato criticato anche in Italia, dove alcuni hanno sollevato dubbi sulla sua costituzionalità e sulla sua compatibilità con le norme europee. La Commissione europea ha chiesto all'Italia di fornire ulteriori informazioni sull'intesa prima di pronunciarsi sulla sua legittimità.

Al momento, non è chiaro se i centri di accoglienza saranno effettivamente realizzati a Shengjin. La decisione spetta al governo albanese, che deve ancora approvare il progetto.



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