20 anni fa moriva il pittore sansalvatorese Massimo Rao. Al Museo Arcos una mostra omaggio
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Sarà inaugurata venerdì 13 maggio 2016, alle ore 17.00, presso il Museo Arcos, a Benevento, la mostra “Omaggio a Massimo Rao” nei 20anni dalla sua morte.
Il 6 maggio di vent’anni fa moriva Massimo Rao, artista di origine sannita – era nato a San Salvatore Telesino il 6 gennaio del 1950 – ma di respiro internazionale. Vittorio Sgarbi, nel Catalogo della mostra del 1987 allo Studio Steffanoni di Milano, scriveva, “A guardarlo si resta stupiti della capacità condivisa soltanto da un altro isolato, Riccardo Tommasi Ferroni, di inventare la citazione, di alludere a qualcosa che pensiamo di conoscere ma che non esiste”.
Rao è pittore difficile, a-critico nella sua fedeltà all’immagine e alla tecnica tradizionale, pittore che richiedeun avvicinamento lento, progressivo per un piacere sottile, intellettuale, eppure non d’élite. Con il suo lavoro, evidentemente insieme con altri come Clerici, Annigoni, Ferroni, Donizzetti, De Stefano, ha riaffermato, già in tempi non sospetti, il ritorno alla pittura. “La tecnica – scive sempre Sgarbi – è veloce, la definizione del disegno sicura. L’artista ama i panneggi, gli ampi drappi, i turbanti, tutto ciò che è suscettibile di piega. Egli è rinascimentale, barocco, neoclassico e romantico, indifferentemente e sempre con talento, ma è soprattutto il pittore della luna. La lunache domina i suoi quadri in modo ossessiva, conturbante. La luna – a dirlo con Rossana Bossaglia – come altro volto delle figure, cioè come maschera; e maschera anche di sé, dal momento che l’altra faccia della luna ci è ignota; luna come interlocutrice dolce ed infida dei solitari personaggi, sorridente nel suo inespugnabile silenzio. Rao ha la necessità di sperimentare, di creare, di percorrere e – come egli stesso affermava - di ricercare con emozionata voluttà“le strade d’accesso alle cose che oltrepassano la realtà” ed è per questo che le figure che dipinge “non fanno quasi mai nulla di preciso e di riconoscibile, loro semplicemente sono e, stanno soltanto rappresentando e portandosi dietro e addosso, come tutti indistintamente facciamo, la loro vita, così com’è, sotto gli occhi di tutti”.
Già il 6 novembre 1996, a solo sei mesi dalla sua morte, il Sannio, con una mostra organizzata da Tonino De Maria nel suo Centro Art’s Events di Torrecuso, a cura di Ferdinando Creta e l’intervento magistrale di Vittorio Sgarbi, tributò all’artista il giusto riconoscimento. Oggi, in occasione del ventennale della morte, la Provincia di Benevento ha voluto, nella programmazione degli eventi 2016 del Museo Arcos, rendere l’omaggio dovuto all’artista sannita, con un evento,ancora una volta, curato dal direttore artistico Ferdinando Creta e da Francesca Sacchi Tommasi, con il contributo di Vittorio Sgarbi. La mostra, con circa quaranta lavori, alcuni inediti, tra dipinti su tela e tavola, acquerelli, carboncini, disegni, scelti e raccolti sul territorio telesino tra collezionisti, amici e parenti, sarà presentata negli spazi espositivi del Museo Arcos dal 13 maggio al 3 luglio 2016, e al di là della sua valenza scientifica, rappresenta il forte interesse che la critica, e non solo, continua a riservare all’artista sansalvatorese. All’inaugurazione - venerdì 13 maggio 2016, ore 17,00 - interverranno i curatori, Claudio Ricci presidente della Provincia di Benevento ed i rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo accademico.
La mostra-omaggio all’ispirazione straordinaria di questo pittore consta di circa quaranta lavori, alcuni inediti, tra dipinti su tela e tavola, acquerelli, carboncini, disegni, scelti e raccolti sul territorio telesino tra collezionisti, amici e parenti. Massimo Rao, tra i riconoscimenti ottenuti, ebbe una citazione d’onore alla Memoria nell’Edizione 2005 del Premio “Il Gladiatore sannita” indetto dalla Provincia.
La Mostra “Omaggio a Massimo Rao” – una pinacoteca che raccoglie le opere del pittore esiste proprio nel suo paese natio a San Salvatore Telesino – resterà aperta nei Sotterranei del Museo Arcos dal 13 Maggio al 3 Settembre 2016 dal martedì alla domenica, con i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00, mentre il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Ingresso gratuito.