Frammenti, il non-libro d'Aufiero

12:49:41 2099 stampa questo articolo

Il 2 Marzo ,nell’ambito dei Lunedì letterari dell’Università del Sannio, ha avuto luogo a Benevento l’incontro con Fausto Aufiero, autore di “Frammenti”, (International Printing Editore, Avellino 2006) Medico, saggista, scrittore, docente di Bioterapia Nutrizionale è autore di alcune pubblicazioni in collaborazione col centro “Vis Sanatrix Naturae”

Frammenti è un non-libro, strutturato in modo anomalo, apparentemente caotico, come ogni “storia” di vita, così l’autore nell’introduzione presenta il volume, avvisando subito della particolarità e della complessità del percorso di lettura. La stessa complessità la individua Giampiero Pisani, prefatore dell’opera, ragionando sulla difficoltà di definire formalmente questo scritto e di focalizzare la trama e il tessuto semantico che sottende e sostiene la narrazione.

Avvertito dunque il lettore dell’asperità del cammino, Aufiero proietta sullo schermo delle pagine frammenti di vita e di caos, brandelli di pensieri ed emozioni, ricordi, eroiche figure alla soglia dell’oblio e illustri banalità quotidiane, raffinate meditazioni orientali e metalliche verità occidentali, schegge di vissuto individuale e collettivo, eterno e ordinario, scorie di giorni che restano attaccate al cuore e alla mente.

Frammenti si propone nel ruolo di un contenitore, sostiene sempre Pisani, riuscendo così a dare una prima importante indicazione di lettura, è un contenitore che racchiude, in fragili sbarre di righe e colonne, il pensiero liquido dello scrittore che fluisce nel corpo dell’opera come sangue vivo. Passi narrativi, tessere colorate di un misterioso mosaico, racconti, apparentemente slegati, sconnessi, a volte poco comprensibili, frammenti come fili sottili, spezzati e laceri, fili lucenti che, pazientemente annodati insieme, tracciano la via nel labirinto dell’esistenza e rivelano, nella loro profonda e sotterranea trama, nel quadro unitario del ricamo la bellezza di una organica riflessione sull’Essere e sulla vita.
La capacità comunicativa dell’Autore è creativa ed efficace. Fine narratore, riesce a solleticare l’attenzione del lettore, a imbrigliarlo nella sua rete concettuale, ad attrarlo nella danza dei suoi pensieri e a farsi seguire nei vicoli, a tratti luminosi, a tratti ombrosi e bui del suo argomentare.

Un corposo metalinguaggio anima i Frammenti, vitalizzandoli in un piacevole impasto grafico che invita a una fruizione globale del testo. Il Nostro fonde diversi codici linguistici vestendo di luci e colori i frutti maturi della conoscenza , creando una sorta di ipertesto visivo che offra aiuto e ristoro nell’impegnativo tragitto di lettura e possa contornare e sostanziare il quadro espositivo proposto. Generi letterari diversi si intrecciano nello specchio delle pagine, si mescolano poesia e prosa, metafora e autobiografia fusi in un abbraccio armonioso che sazia la mente e il cuore.

La riflessione conclusiva, al traguardo delle pagine, scivola sorprendentemente tra le insidiose parole tornando alfine al punto di partenza, sbattendo nuovamente su quella granitica e sibillina espressione utilizzata nell’introduzione al testo: Frammenti è un non-libro…un non libro…questa la tessera finale, il particolare imprescindibile che consente di ammirare il mosaico che i tanti frammenti vanno a comporre, frammenti di vita che indossano l’abito delle parole, semi luminosi sulla via dell’Essere, briciole di anima che segnano il sentiero verso l’agognata meta che il lettore affannosamente cerca scalando le pagine e precipitando negli abissi della mente…la meta è l’essenza di luce che il lettore stesso racchiude nel suo cuore.

Emilia Dente



Articolo di / Commenti