Sul dinosauro Ciro esplode il dibattito. Torrillo e Rubano scrivono a Picucci
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La porposta lanciata da Claudio Ricci presidente della Provincia di Benevento di portare Ciro a Pietraroja, non è stata ben accolta dall'assessore alla Cultura di Benevento. Dura la rispsota del primo cittadino del centro titernino ed una lettera a Picucci è stata inviata anche dall'assessore al Turismo del Comune di Cerreto.
Continuano le polemiche su “Ciro” il cucciolo di dinosauro rinvenuto negli anni 80 a Pietraroja e che da qualche anno è conservato in città a Benevento. A sollevare il polverone è stato un articolo del Corriere del Mezzogiorno e diverse sono state anche le prese di posizione tra cui anche quella di Claudio Ricci, presidente della Provincia di Benevento che auspicava un ritorno del fossile lì dove era stato ritrovato.
Una proposta non condivisa da Oberdan Picucci assessore alla Cultura della Giunta Mastella che aveva auspicato una permanenza nel capoluogo di “Ciro” – perché potenzialmente capace di attrarre più turisti e che poi si è reso disponibile ad un confronto – e che ha scatenato le dure repliche del primo cittadino di Pietraroja, Angelo Pietro Torrillo. “ Sono contento dell'interessamento mostrato da Picucci verso una risorsa che è stata rinvenuta nel mio territorio, ma sento di dovergli comunicare che dovrebbe, in virtù della carica che ricopre, dedicarsi a valorizzare le risorse ed il patrimonio della sua città, anziché auspicare di depredare le risorse degli altri Comuni”.
Una risposta al veleno quella di Torrillo verso Picucci che aveva già espresso la volontà di far rimanere il prezioso reperto nel capoluogo. “Evidentemente – continua inoltre il primo cittadino del centro titernino – l'assessore ritiene che il patrimonio del suo comune non sia sufficiente per attirare turisti nella sua città! Mi aspettavo, tuttavia, da rappresentanti del Comune capoluogo di provincia che si accinge a diventare comune capofila negli istituendi Enti d'Ambito una propensione diversa verso forme di turismo integrato finalizzate giustappunto a valorizzare le peculiarità e le diversità dei comuni o della provincia e della stessa città di Benevento. Se fossi cittadino beneventano mi sentirei offeso se, per valorizzare e potenziare il turismo della mia città, si dovesse attingere alle risorse di altri comuni, probabilmente ritenendo le proprie insufficienti o non meritevoli di idonea valorizzazione. Rimango sbalordito del fatto che questa idea provenga da chi è nella squadra mastelliana, considerando che il sindaco Mastella è stato, e mi augurio continui ad essere, amante di tutto il Sannio, sempre vicino alle nostre esigenze e grande sostenitore dei nostri territori”.
Torrillo ha poi scritto. “Apprezzo molto le parole del presidente della Provincia, Claudio Ricci, che si è schierato a favore della permanenza di Ciro a Pietraroja, riconoscendo tutto il lavoro e l'impegno del suo predecessore Carmine Nardone, al quale va il mio personale ringraziamento per essere stato così lungimirante nel suo lavoro di amministratore, nonché dell'ex sindaco di Pietraroja, Nicola Vito Torrillo, i quali nel 1999 iniziarono un lungo e tortuoso percorso per creare un polo di ricerca a Pietraroja accanto al Parco Geopaleontologico, ritenuto già allora quale posto naturale più adatto per Ciro. La città di Benevento, in ogni caso, ha avuto l'opportunità di ospitare il cucciolo di dinosauro per tanto tempo, ma non ha saputo fare altro che relegarlo in una stanza degli uffici della Sovrintendenza, nel silenzio generale e, consentitemi, non credo sia questo “monito di grandi potenzialità turistiche. Ricordo inoltre che il Sannio non è solo la città di Benevento e che l'atteggiamento dell'assessore Oberdan Picucci ha indispettito non solo me e la mia popolazione ma l'intera valle Titernina i cui rappresentanti politici, sono sicuro, non esisteranno a sostenermi in un'eventuale azione rivolta a riportare il fossile a Pieraroja”.
“In una cosa mi trovo d'accordo con l'assessore Picucci – sottolinea ancora il sindaco di Pietraroja – il reperto va rilanciato e contestualizzato con altri beni, ma i beni di cui stiamo parlando non possono essere certo le risorse della città di Benevento che, per quanto meravigliose siano, non c'entrano nulla con il fossile di dinosauro. ‘Ciro’ ha già una casa e l'unico modo per rendere merito ed onore a questa scoperta apprezzata in tutto il mondo è restituire il cucciolo alla sua terra, rivalutare il museo e tutta l'area fossilifera circostante, quale immensa ricchezza di Pietraroja, del Sannio e dell'umanità intera. L'assessore ignora la storia di Ciro ed il contesto geologico nel quale è nato. Solo per questo il piccolo dinosauro non potrebbe albergare a Benevento. Invito l'assessore a venire da noi, qui a Pietraroja, dove sicuramente non è mai stato, per scoprire l'habitat naturale di Ciro, il parco Geopaleontologico ed il vicino Paleolab. Solo così potrà scoprire un territorio che offre bellezze e potenzialità che neanche riesce ad immaginare”.
Ad entrare nella discussione anche Giovanna Rubano assessore al Turismo del Comune di Cerreto Sannita che scrive una lettera a Picucci. “Ho seguito il dibattito avviato dal presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci, intorno alla anomala vicenda di ‘Ciro’, il cucciolo di dinosauro che rese nota Pietraroja a tutto il mondo, scientifico e non, ed ora ‘relegato in una stanzetta’. Il presidente – scrive Rubano – propone di riportarlo a Pietraroja e, devo dire, che condivido il suo pensiero, non solo per ridare slancio al Paleolab e a tutto il Parco Geopaleontologico di Pietraroja, ma per aggiungere un ulteriore motivo alle mille e più ragioni per le quali vale la pena di visitare il nostro lembo di Sannio beneventano. Sono convinta, infatti, che, oltre a Benevento, anche i nostri paesi grazie al loro patrimonio artistico, architettonico e naturalistico, possano puntare, per il loro sviluppo, sul turismo. Correva l’anno 2012 quando i Sindaci di Benevento, Pietrelcina e Cerreto Sannita firmarono un Protocollo di intesa «Per la creazione e lo sviluppo di un polo turistico integrato in grado di incrementare i flussi turistici incoming all’interno dei rispettivi territori». A quel protocollo, dal quale si evince la vocazione turistica delle nostre città, non è stato dato seguito, ma io vorrei prendere l’idea, giusta, che in esso è contenuta e proporla a lei e ai Comuni vicino al mio. Penso a San Lorenzello, a Cusano Mutri e a Pietraroja: le bellezze racchiuse in questo territorio sono davvero notevoli ed anche conosciute, grazie alle iniziative prese dai singoli Comuni, ma per uscire dalla logica di un turismo relegato solo a particolari eventi, ritengo sia necessario fare fronte comune”.
“Lo scopo da raggiungere – dice ancora Rubano – infatti, è quello di creare le condizioni per le quali i flussi turistici possano essere più o meno costanti durante tutto l’anno, favorendo anche un turismo stanziale. Solo così, infatti, si può pensare a fare del turismo un mezzo di sviluppo economico per il territorio. Per questo – conclude – le propongo di farsi promotore di un tavolo di consultazione, per trovare, tutti insieme, le giuste strategie per strutturare l’offerta turistica del nostro territorio, mediante azioni mirate ad incrementare i flussi turistici già esistenti, attraverso la costituzione di un sistema, di una rete turistica che comprenda tutto quanto esso è in grado di offrire. Una proposta strutturata, quindi, che possa essere messa a disposizione dei viaggiatori”.