Strage al Tribunale di Milano. A sparare imprenditore sannita

14:39:53 10514 stampa questo articolo
Tribunale di MilanoTribunale di Milano

L’imprenditore Claudio Giardiello, sannita di nascita, è il killer della strage al Tribunale di Milano. Nelle stesse ore, si teneva nella città meneghina il comitato per ordine e la sicurezza in vista dell’EXPO. Claudio Giardiello

Quattro morti ed un ferito grave, è questo il bilancio del raptus omicida dell’imprenditore Claudio Giardiello. Sotto accusa il sistema di sorveglianza, ma sembrerebbe che uno dei metal detector fosse rotto. A perdere la vita sono stati: il giudice fallimentare Fernando Ciampi, l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani e Giorgio Erba anche lui imputato nel processo. Ad essere stato ferito invece, è Davide Limongelli, nipote di Erba, anche lui imputato. Dopo l’assalto, il Tribunale è stato evacuato. Giardiello però, sarebbe scappato via in scooter prima di essere poi fermato a Vimercate. Ora è messo sottotorchio dagli investigatori. 


Giardiello, nato a Benevento il 6 marzo 1958, era imputato nel processo della Magenta Immobiliare - fallita nel 2008 -  e del crac Eutelia - Agile, per bancarotta fraudolenta. A quanto si apprende, l’uomo entrato in tribunale per assistere al processo - II sezione del Tribunale penale - dopo una lite, ha cominciato a sparare uccidendo prima l'avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani e poi ferito una seconda persona. In un secondo momento, prima di barricarsi e di fuggire dal tribunale, è entrato nell'ufficio del giudice fallimentare, al secondo piano, sparando nuovamente uccidendo il giudice fallimentare Ciampi.
Giardiello era da tempo in cattive acque, da poco aveva subito anche dei pignoramenti. 



Articolo di Cronaca / Commenti