Spaccio di droga al Rione Libertà, coinvolta intera famiglia:6 arresti

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Eroina, cocaina e marijuana arrivavano da Napoli per essere spacciate a Benevento, in Via Gioberti, al Rione Libertà. A guidare le operazioni un intero nucleo familiare sul quale si sono concentrate le attenzioni della polizia.

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura hanno arrestato questa mattina 6 persone con l’accusa di spaccio di stupefacenti in concorso continuato, in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Benevento Simonetta Rotili, su richiesta del pubblico ministero Cecilia Annecchini.

In carcere sono finiti Antonio Barone, 31 anni di Benevento, la moglie Angela Guida di 27 anni, il padre Vincenzo Barone, 54 anni di Napoli, i coniugi Guglielmo De Martino, 46 anni e Anna Pagnozzo, 34 anni, di San Martino Valle Caudina (suoceri di Antonio Barone) e Luigi Poziello, 41 anni, residente a Benevento. Poziello e De Martino già erano in carcere per reati precedenti. Tutti gli arrestati sono ora presso la Casa Circondariale di Benevento.

I dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa alla presenza del questore Francesco Nicola Santoro, del procuratore della Repubblica Ruggero Pilla e del dirigente della Squadra Mobile Giuseppe Moschella. Operazione birilli: questo il nome dato all’indagine, proprio perché birilli era il nome in codice con il quale i corrieri della droga identificavano la polizia presente nelle piazze di spaccio che li obbligava a rimandare le operazioni. 

Sono stati alcuni cittadini a segnalare a Questura e Prefettura strani andirivieni nei pressi di un’abitazione in Via Gioberti. Quindi, a gennaio, è partita l’indagine con il supporto di intercettazioni telefoniche ed ambientali e una lunga attività di pedinamento ed appostamento nei confronti di tossicodipendenti e quindi degli stessi spacciatori.

Gli inquirenti hanno così accertato che il gruppo di pregiudicati, capeggiati da Antonio Barone, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno in città (coinvolto, tra l’altro, pochi giorni fa in un episodio di esplosione di colpi di arma da fuoco), si riforniva della droga a Napoli, nelle zone di Secondigliano e Scampia.

L’addetto al procacciamento, hanno sottolineato poi gli investigatori, era Vincenzo Barone, mentre i corrieri erano Luigi Poziello, Guglielmo De Martino, Anna Pagnozzo e, saltuariamente, lo stesso Vincenzo Barone e Giuseppe Ferraro, 27enne già arrestato lo scorso 6 aprile.

Allo spaccio provvedevano i coniugi Antonio Barone e Angela Guida insieme a Luigi Poziello che aveva anche il compito di garantire e accompagnare i tossicodipendenti acquirenti. In particolare, nel mese di aprile la Polizia aveva bloccato due volte i corrieri provenienti da Napoli.

Il 3 aprile era stato arrestato Giuseppe Poziello che trasportava eroina e cocaina, nascoste in un contenitore cilindrico metallico sotto la propria auto; il 6 aprile, poi, erano stati bloccati Guglielmo De Martino, Anna Pagnozzo e Giuseppe Ferraro che avevano occultato in un pannolino per bambini 40 grammi di eroina e una busta con alcuni grammi di marijuana.

Nel corso della conferenza stampa il questore Santoro ha indicato come azione determinante la lunga attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile della Questura coordinata da Giuseppe Moschella. Anche il procuratore Ruggero Pilla ha voluto sottolineare il lavoro svolto dalle forze dell’ordine. “Il personale della Questura di Benevento – ha detto - è costantemente impegnato contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia. L’incontro di questa mattina non è finalizzato solo al riconoscimento del loro operato, ma soprattutto vogliamo evidenziare come l’Operazione Birilli serve a scardinare lo spaccio degli stupefacenti a Benevento”. “Le indagini – ha aggiunto Moschella - hanno una valenza particolare perché sono nate da una richiesta d’aiuto dei cittadini”.




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