Sannio. Riparte la macchina politica tra veti nel PD e strani accordi nel Centrodestra

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Rocca dei Rettori e Palazzo MostiRocca dei Rettori e Palazzo Mosti

Dopo la pausa ferragostana riprendono le attività a Palazzo Mosti. I consiglieri comunali hanno ricominciato a confrontarsi su tematiche politiche e amministrative. Gli argomenti non mancano, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Mentre, una nuova seduta dell'assise cittadina potrebbe svolgersi il 29 agosto. Ripartite anche le Commissioni. Proprio ieri, in quella che si occupa della Cultura, è stata lanciata una proposta: approfittare della visibilità offerta da Città Spettacolo per dare spazio all'arte contemporanea e trovare una collocazione all’opera di Dalisi, il famigerato Presepe. Sempre, però, che si riesca a recuperarlo. E, ancora, una discussione è stata avviata anche sulla buffer zone e sulle condizioni dell’area circostante la Chiesa di Santa Sofia, con particolare riferimento al Teatro Comunale. Pur se inutilizzato per i noti motivi, si meriterebbe un decoro che oggi non ha.
Sul piano politico, è sempre d’attualità la chiacchierata candidatura del sindaco Fausto Pepe alle regionali della prossima primavera. La cosa continua a non andar giù a molti, nel suo stesso partito. Ma c’è una parte di fedelissimi, gli ex lealisti, che sono convinti che alla fine Pepe avrà la meglio sulle indicazioni dei vertici di partito.
Complicata anche la situazione nel centrodestra. Qui, però, si tratta di elezioni provinciali. Nei giorni scorsi, ci sarebbe stato un summit, in Valle Telesina, tra gli amministratori di quell’area che non appoggerebbero la candidatura alla presidenza della Rocca di Giorgio Carlo Nista, sindaco di Colle Sannita, già assessore nella squadra di Carmine Nardone.
Ci sarebbe addirittura un accordo per far votare Ricci con un’unione strategica, al tempo stesso, tra Ncd e Udc, nell’ottica di una capitalizzazione dei consensi.
Di fatto, l’unità formale del centrodestra sannita sembra lontana a venire, mentre sono in corso mosse di riposizionamento, come il riavvicinamento a Forza Italia di Gino De Minico che ha già annunciato di non voler più presentare la sua candidatura al consiglio comunale, ma che sarebbe pronto per le provinciali. Da qui, potrebbe nascere un asse con Mario Pasquariello.
Intanto, seppur tutti i consiglieri comunali di minoranza continuano a fare fronte comune contro l’amministrazione in carica, non manca chi, come Giovanni Quarantiello, sembra guardare con una certa attenzione alla sua vecchia formazione. Mentre, Oberdan Picucci è a tutti gli effetti parte della formazione Udc-Ncd.
L’Udeur, per ora, attende indicazioni.
Discorso diverso per Nazzareno Orlando e Gino De Nigris. Il primo non nasconde le difficoltà a riconoscersi in questa destra ed auspica che ne possa nascere una nuova che dia vita ad un maggior dialogo sociale. Il secondo vorrebbe conoscere le intenzioni del ‘suo’ candidato sindaco Carmine Nardone, con il quale condivide il gruppo Sud Innovazione e Legalità.
L.D.F

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