Regionali. Caos in Forza Italia, chieste le dimissioni di Colasanto
12:12:36 7374Caos anche in Forza Italia, dopo la presentazione dei candidati in vista del rinnovo del Consiglio Regionale della Campania. L’esclusione, che forse ha fatto più rumore è quella di Luca Colasanto schieratosi poi nella civica ‘Caldoro Presidente’, prima sospesa e poi riammessa dal Tribunale di Benevento alla competizione, perché mancava il certificato elettorale di Colasanto. Tribunale che tra l’altro ha escluso dai giochi la lista “MO”, per alcune irregolarità pervenute nella raccolta delle firme. Dopo Formichella, a chiedere le dimissioni da coordinatore di Forza Italia anche gli esponenti giovanili del partito berlusconiano.
Le dimissioni di Luca Colasanto da coordinatore provinciale di Forza Italia, Nicola Formichella le aveva chieste già in questi giorni. Secondo l’ex parlamentare “Colasanto è candidato in un’altra lista e la cosa migliore per aiutare il partito sia rassegnare le dimissioni”. A Formichella fa eco anche Evangelista Campagnuolo che prima definisce ottimo il lavoro svolto “nel trovare il giusto equilibrio e la giusta sintesi in due candidati forti e con esperienza, dopo i vari malumori iniziali, le varie crepe e le autocandidature”. Dello stesso avviso anche Giovanni Carpinone, vice di Campagnuolo che dice “finalmente con la candidatura di Mino Izzo, FI ha ridato a noi ed a tutti i militanti la possibilità di riscattarsi, e di avere le armi giuste per questa campagna elettorale. La credibilità e la dedizione al proprio territorio che hanno sempre contraddistinto il Senatore Mino Izzo saranno i cardini della nostra campagna elettorale”.
Campagna che secondo Campagnuolo, Colasanto non potrà affrontare per Forza Italia perché candidato “in una lista diversa rispetto al ruolo che ricopre” e senza giri di parole ulteriori chiede “al coordinatore provinciale a nome di tutti i dirigenti e tesserati della sezione giovanile, di rassegnare le dimissioni, questo per il bene del Sannio, del partito e di chi realmente crede in questo vessillo di libertà”.