Il Governo taglia i fondi per la sicurezza: i sindacati di Polizia scendono in piazza

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Nostro servizio - “Cittadini aiutateci a difendere la vostra sicurezza”. Recita così il volantino di protesta dei sindacati di Polizia, tutti uniti contro i tagli del Governo Berlusconi al comparto forze dell’ordine. Una trentina di rappresentanti delle principali sigle sindacali hanno manifestato il loro disappunto nei pressi della Prefettura di Benevento, lungo Corso Garibaldi. Campeggia una parola scritta in rosso sul comunicato cartaceo: “Contro”, abbinata ai vari problemi irrisolti. “Contro: la politica delle promesse di Berlusconi; i pesanti tagli di risorse; la mancanza di assunzioni; mancato stanziamento di risorse per il rinnovo del contratto di lavoro 2008/2009". Tante le tematiche sul tavolo, quindi, e i poliziotti si mobilitano in vista del sit-in del 15 ottobre all’ingresso del Viminale e la grande manifestazione nazionale del 28 a Roma.

Raffaele Lombardo, segretario provinciale del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) , ha commentato le difficoltà legate al territorio sannita in termini di esigue risorse economiche per la Questura di Benevento. “I nostri colleghi delle scorte non prendono i fogli di viaggio e straordinario dallo scorso febbraio 2009. Tutte le volte che si allontanano per accompagnare i politici pagano di tasca propria, tutto questo mi avvilisce. Questo Governo è fatto solo di fumo, ha promesso mari e monti per la sicurezza e le forze dell’ordine, ma la verità è una sola: non abbiamo auto di servizio né soldi per la benzina, i colleghi della Squadra Mobile lavorano con le proprie autovetture. Inoltre, le radio sono mal funzionanti e comunichiamo con i nostri telefoni cellulari. Nonostante tutto questo non ci dimentichiamo mai di essere poliziotti, e lo facciamo con sacrificio e abnegazione verso le istituzioni, ma, ahimè, tutto a spese nostre”.

Il motto è uno solo e questa volta i sindacati non si dividono, anzi, fanno squadra e posano per una foto di gruppo alzando le bandiere. Denunciare all’opinione pubblica le precarie condizioni del comparto Poliza di Stato, si legge sul volantino. Veniamo ai numeri: ammontano a circa 3 miliardi in tre anni i tagli dell’attuale Governo in materia di sicurezza.

“Abbiamo bisogno di più personale – ha dichiarato Massimo Sgambato, segretario provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) - , inoltre l’età media è di 45 anni, non abbiamo forza lavoro giovane. Chiediamo di portare a conclusione il contratto di lavoro oltre allo stanziamento di ulteriori fondi per chi opera in divisa, il Governo, invece, ci ha dato solo qualche spicciolo. In queste condizioni non possiamo andare avanti, siamo determinati, attendiamo con ansia la grande manifestazione di fine ottobre dove ci saranno migliaia di colleghi anche nel reparto dei Carabinieri e Guardia di Finanza”.

Gli stanziamenti del Governo ammonterebbero, invece, a circa 2 euro lordi per ogni poliziotto “per valorizzare la specificità professionale” e un aumento biennale di 40 euro lordi per ogni contratto di lavoro. Tutto questo “offende la professionalità e la dignità delle nostre funzioni – dichiarano le sigle - ”. Un aspetto allarmante per gli uomini in divisa è anche la ridotta dotazione di vetture di servizio. Il rischio potrebbe essere quello di non poter intervenire tempestivamente in caso di eventi criminosi.

Anche l’Ugl-Polizia di Stato ha manifestato il dissenso insieme ai suoi colleghi. Il segretario provinciale, Rocco Ranaldo, ha posto l’accento sulle problematiche legate al parco auto: “Il culmine è stato raggiunto qualche giorno fa in una cittadina del nord, una delle ultime auto si è guastata e di conseguenza è stato interrotto il servizio di pattugliamento del territorio per circa 24 ore. Noi siamo qui a protestare per evitare che si verifichino questi problemi. Non vi è un aggiornamento del parco auto e siamo in netto sotto-organico”.

“La politica di Governo Berlusconi è solo propaganda e pubblicità – ha commentato a caldo Bruno Oreste, segretario provinciale del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) - , non hanno interesse a risolvere i problemi reali. Siamo stanchi di promesse e delle tanto sbandierate ronde che di fatto sviliscono la nostra professionalità. Non possiamo tagliare risorse alle nostre famiglie per assicurare anche la carta della stampante dei nostri uffici. Vogliamo garanzie economiche e soprattutto sapere che fine hanno fatto le risorse finanziarie stanziate dal precedente Governo. Erano disponibili, oggi non ci sono più”.
Lorenzo Palmieri



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