Pietrelcina: sotto il segno di Padre Pio

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Sedicesimo appuntamento della rubrica alla scoperta dei Comuni del Sannio. Ci siamo recati a Pietrelcina, a pochi chilometri da Benevento, uno dei paesi più conosciuti della provincia, come luogo natale di San Pio, al secolo Francesco Forgione. Qui il frate ha trascorso la sua infanzia assieme alla parte iniziale del suo cammino spirituale, prima di trasferirsi a San Giovanni Rotondo.
Quello che prima era considerato un modesto borgo agricolo a ridosso del capoluogo sannita, oggi, è diventato un luogo di culto rinomato, tappa obbligatoria per il turismo religioso.

La crescita di Pietrelcina è andata, dunque, di pari passo con la fama del suo Santo, e così anche le maggiori attrazioni turistiche combaciano con la figura del Frate dalle Stimmate.
Addentrandosi per i vicoli del centro storico si arriva al quartiere “Castello”, dove sono visitabili alcuni ambienti della casa di Padre Pio: questa abitazione viene presa letteralmente d’assalto dai fedeli in ogni periodo dell’anno. Poco distante scorgiamo la “Torretta”, un’antica abitazione in pietra dove il Cappuccino studiava e pregava.

Anche le chiese di Pietrelcina hanno legami con la storia di San Pio: la chiesa di S. Anna, risalente al XVII secolo, è famosa e visitata per la sua fonte in pietra, dove fu battezzato il Santo nel 1887.
Così la chiesa della Sacra Famiglia, di fondamenta romaniche, composta da tre navate, attigua al Convento dei Frati Cappuccini, conserva al suo interno un piccolo museo, anche questo frequentatissimo, in cui vengono custoditi alcuni oggetti e indumenti del Frate.
Il maggior edificio religioso di Pietrelcina è la chiesa di Santa Maria degli Angeli: tre navate con statue lignee settecentesche e una suggestiva facciata esterna con alto portale in pietra.

Ultima tappa da visitare è la frequentatissima masseria di Piana Romana: qui troviamo la casa rurale della famiglia Forgione e, soprattutto, la toccante Cappella di San Francesco, risalente al 1958, dove è tuttora custodito l’olmo sotto il quale San Pio da Pietrelcina ricevette le prime stimmate.
Rientrando nel paese, notiamo che tutti i negozi vendono gadget di Padre Pio, tutti gli hotel, i ristoranti o i bar gli fanno riferimento.
Superfluo dire che è davvero difficile fare tappa in questo piccolo paese e non dover condividere le visite ai luoghi religiosi con gli altri fedeli.

Dal punto di vista gastronomico non c’è che l’imbarazzo della scelta: ristoranti, locande, pizzerie e agritursimi aperti sempre e disponibili a qualsiasi pietanza. Il turismo religioso toglie spazio ai piatti e ai sapori tipici, ma con un po’ di fortuna, evitando i locali frequentatissimi, ci si può imbattere in piatti locali che, come da tradizione, presentano il carciofo, vera specialità della zona.



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