Piazza Castello e l'isola pedonale 'made in Benevento'. Uno spazio brutto che ora piace

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Benevento, i beneventani e l'isola pedonale. Un matrimonio difficile, fatto di ripetuti tradimenti, regole non rispettate e difficile convivenza. Nonostante tutto, però, l'orientamento di una buona fetta di cittadini sembra essere cambiata. Ricordate la chiusura alle auto di piazza Castello ed i lavori 'low cost' di pedonalizzazione dell'area? Apriti cielo, come spesso accade. Proteste, raccolta firme (che si sono poi rivelate un vero e proprio flop), paletti saltati e violazioni all'ordine del giorno anche da parte di qualche consigliere comunale. Problematiche che non sono state risolte e stavolta all'ordine del giorno, spunta addirittura una richiesta che verrà discussa in consiglio comunale, di riaprire al traffico la zona pedonale all'ombra della Rocca dei Rettori.
Una zona nevralgica, da molti definita il vero centro di Benevento. Piazza Castello ha cambiato volto da quattro anni, quando l'attuale amministrazione decise di chiudere la piazza al traffico (ed al parcheggio abusivo, tanto per cambiare) e, con un piccolo intervento costato poche migliaia di euro, allungare l'isola pedonale del corso Garibaldi e creare una cerniera tra il corso e la villa Comunale. D'accordo, si può discutere a lungo sull'estetica dei lavori e sul rispetto dell'isola pedonale. Dopo quattro anni però, si può già fare un bilancio di come sono cambiate le cose. Partiamo dal traffico veicolare: la preoccupazione maggiore dei cittadini e dei commercianti che gravitano in zona era proprio legato alla viabilità. I primi si dicevano preoccupati per gli incolonnamenti del traffico a causa del restringimento della carreggiata tra via Perasso e viale Atlantici, mentre i commercianti temevano un calo delle vendite rifacendosi ad una comodità made in Benevento: "Se le auto non sostano noi rischiamo di chiudere". Nonostante la crisi e le presunte difficoltà legate al parcheggio, gli esercizi commerciali della zona sono ancora tutti lì, anzi, rispetto a quattro anni fa sono aumentati. Il sacrificio del parcheggio a due passi si è trasformato in beneficio per i commercianti visto che l'area pedonale è spesso teatro di manifestazioni e mercatini che invogliano cittadini ed avventori a frequentare i tanti esercizi commerciali della zona. Anche la viabilità non ha subito gravi ripercussioni in questi anni: qualche ingorgo si è avuto più che altro a causa di automobilisti che parcheggiano in malo modo (ma di che stiamo parlando?) ostruendo il passaggio agli autobus, anche se il problema è stato ovviato con il cambio di marcia di via XXIV Luglio. C'è poi il partito dei menefreghisti, quelli che, paletti o no, continuano a pensare di fare quello che vogliono usando il piazzale per il passaggio o la sosta di auto, approfittando di quei paletti di delimitazione che sono stati divelti e smontati al fine di facilitare il passaggio. Specialmente durante le ore notturne se ne vedono di tutti i colori: automobilisti che transitano da via del Sole e percorrono con l'auto piazza Castello senza problemi: qualcuno sfrutta il passaggio per raggiungere viale dei Rettori, altri continuano l'infrazione scendendo per il corso Garibaldi, da sempre aperto al traffico (ma questa è un'altra storia).
Le contestazioni e le cattive abitudini, fortunatamente, vengono compensate con chi ha capito che la piazza pedonale può essere una risorsa per la città: ad accorgersene sono sempre quelli che hanno avuto esperienze di vita altrove. Come Michele, 40enne commercialista residente in provincia: "Posso solo avanzare dubbi sull'estetica della piazza - ha affermato al nostro portale - l'asfalto con le strisce pedonali cancellate in malo modo non è certo un bel vedere. Una pavimentazione nuova serve ma forse non la fanno per paura di scavare durante i lavori e trovare qualcosa di importante visto che siamo in pieno centro". Antonio, 75enne pensionato residente in zona, è uno di quelli che ha cambiato idea: "Mi sono dovuto ricredere, lo ammetto - ci ha confidato - quando hanno pedonalizzato la piazza non capivo il perchè. Poi, con il tempo, non solo mi sono abituato, ma è innegabile che la zona è più vivibile e meno pericolosa. Io sono qui tutte le mattine e posso garantire che anche la villa comunale è più frequentata anche grazie a questo passaggio. Gli incivili continuano a deturpare, ma ripeto, il mio giudizio è positivo". La pensa allo stesso modo Giorgio, uno studente universitario in sella alla sua bici: "Va molto meglio, specialmente per noi ciclisti. In attesa di un percorso ciclabile che credo non arriverà mai, ogni piccolo spazio pedonale in più non può che trovarmi favorevole". Ma non sono tutti d'accordo. Valentina transita lungo l'area pedonale e afferma: "E' brutta e inutile, ora siamo costretti a parcheggiare lontano ed il corso Garibaldi muore". Dello stesso avviso un commerciante della zona: "Non capisco il senso di questa area pedonale, è normale che le violazioni aumentano, mi auguro che venga ripristinato il parcheggio delle auto". Poi una sincera ammissione: "Calo delle vendite? Non mi risulta".

Gaetano Vessichelli

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