Pensioni: assegno medio pari a 1.140 euro. A rischio poverta' il 30% delle famiglie

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Pensionati (foto di Monica Arellano-Ongpin CC BY 2.0)Pensionati (foto di Monica Arellano-Ongpin CC BY 2.0)

Sono 16,3 milioni i pensionati italiani, ben 134 mila in meno rispetto al 2013 e, secondo l'ultimo studio dell’Istat sulle pensioni, relativo all’anno 2014, il loro assegno medio è di 1.140,00 euro. 

Tenendo conto di tutti i trattamenti, la metà di loro percepisce meno di 12.532,00 euro, cioè circa 1.045,00 euro mensili. Mentre l'importo medio della pensione è di 1.140,00 euro al mese, che sull’intero anno corrispondono a 13.647,00 euro netti e a 17.040,00 euro lordi (+400,00 euro circa sull'anno precedente).

L'Istat rileva inoltre che il reddito lordo pensionistico dei laureati è in media di circa 2.490,00 euro mensili, più del doppio rispetto a quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.130,00 euro). Le famiglie con pensionati sono stimate in 12.400.000. Per quasi i due terzi di queste (63,2%), i trattamenti pensionistici rappresentano oltre il 75% del reddito familiare disponibile (per il 26,5% l'unica fonte di reddito). 

Insomma, per gran parte delle famiglie, soprattutto nel mezzogiorno, la pensione costituisce l'unica fonte di Welfare. In un'area già depressa economicamente, in cui non esiste creazione di nuovo lavoro e dove non scattano altre forme di ammortizzatori sociali, quello della pensione, come certifica l'Istituto Nazionale di Statistica, diventa l'unica forma di sostegno del reddito delle famiglie.

La stima del reddito netto medio di tali famiglie è di 28.480,00 euro, circa 2mila euro inferiore a quello delle famiglie senza pensionati (pari a 30.400,00 euro).

Su questo tema interviene il sindacato. “Il rischio di povertà – osserva Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento - è elevato tra i pensionati che vivono soli (22,3%) o con i figli che a loro volta sono genitori soli (17,2%). La situazione è ancora più grave quando il pensionato deve sostenere anche il peso di altri componenti adulti che non percepiscono redditi da lavoro: in questi casi il 31,3% delle famiglie è a rischio di povertà”. 



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