Mandi, la chiusura vista da un dipendente. Vendite buone, cattiva volontà
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Nostro servizio - La chiusura, da tempo annunciata, alla fine è arrivata. Il 5 dicembre scorso, Mandi, il negozio di mobili e complementi di arredo di proprietà della famiglia Zamparini, presente a Benevento nel Centro Commerciale 'I Sanniti', ha chiuso i battenti. Il Quaderno ha cercato di delineare i contorni della questione e per questo ha innanzitutto provato a contattare la catena Mandi, in modo da approfondire le motivazioni della decisione. Ma il sito internet aziendale contiene soltanto un indirizzo di posta elettronica (a cui pure abbiamo scritto, senza ottenere risposta) e al Centro Commerciale 'I Sanniti”, dove ancora campeggiano le insegne di Mandi sulla facciata, non sono stati in grado di fornirci alcun recapito. Siamo andati allora ad approfondire l'argomento intervistando uno degli ex dipendenti dell'azienda, recentemente rimasto senza lavoro che ha chiesto di conservare l'anonimato.
Sulle motivazioni addotte dalla proprietà per la chiusura, ci è stato riferito che la comunicazione in merito ai dipendenti è avvenuta direttamente tramite la stessa lettera di licenziamento. Al suo interno, si evidenziavano gravi difficoltà economiche, sopraggiunte ultimamente, che avrebbero portato il costo di gestione della struttura a superare le entrate, rendendo antieconomica l'attività. In pratica, licenziati per crisi economica.
Andando per gradi, il punto vendita Mandi di Benevento all'apertura vantava un livello occupazionale oscillante tra le settanta e le ottanta unità lavorative le quali, però, da qualche tempo erano state ridotte a sole ventotto. I dipendenti oggi licenziati sono quelli contrattualizzati più stabilmente, alcuni con contratti della durata di tre anni, il resto con contratto a tempo indeterminato. La maggior parte dei lavoratori di Mandi era già stata mandata a casa con la dismissione del reparto di elettronica, per consentire al Gruppo Papino di prenderne il posto con un negozio della catena Expert. In quella circostanza soltanto dieci dipendenti Mandi furono messi in mobilità per essere assorbiti dal nuovo arrivato.
A partire dal giugno 2010, prosegue la nostra fonte, l'azienda fu messa in liquidazione ma le attività continuarono regolarmente, senza che dalla dirigenza arrivasse alcuna indicazione ai dipendenti. Ad agosto 2010 furono bloccate le consegne di merce e si poté procedere solo alla vendita degli stock presenti in magazzino. Fu chiaro allora a tutti che non stesse tirando una buona aria.
Eppure, ci dice l'ormai ex dipendente di Mandi, gli affari andavano bene, anche perché si vendevano articoli di arredo a un prezzo accessibile ai più. Il fatto poi che il termine delle attività non riguardi solo la città di Benevento ma interessi anche il punto vendita di Afragola, aggiunge la fonte, indica forse che la crisi sia poco legata alle vendite del singolo negozio ma magari a valutazioni imprenditoriali di altra natura. Alla fine, nel dicembre appena passato, la chiusura: i ventotto lavoratori superstiti vengono messi in mobilità per due anni e dopo più nulla. L'unica consolazione che, secondo il lavoratore, è possibile rintracciare in questa faccenda risiede nel fatto che la catena Mandi abbia versato, con puntualità, ai propri ex dipendenti tutti gli emolumenti spettanti, cosa questa senza dubbio dovuta ma alquanto rara quando si ha a che fare con una azienda in crisi. Nei mesi precedenti l'inaugurazione del Centro Commerciale 'I Sanniti', realizzato proprio su impulso di Maurizio Zamparini, furono serrate le polemiche tra quanti si dichiararono favorevoli all'apertura, adducendo proprio la questione occupazionale come argomento centrale, e chi sosteneva che fosse prioritario il rispetto della legalità. Politici e amministratori locali, sindacati, associazioni di consumatori e centro sociale, all'epoca, sottolinearono come la creazione di posti di lavoro fosse un dato talmente importante da imporre cautela nella trattativa con Zamparini per risolvere le varie questioni pendenti, tra lo stesso e il Comune di Benevento, su faccende urbanistiche legate alla costruzione de 'I Sanniti'. Per una parte di tali questioni l'imprenditore, insieme con tecnici e amministratori locali, è ancora coinvolto in questioni giudiziarie.
Luigi Mastromarino