Le Primarie in dubbio e lo 'strappo' di Mastella al centrodestra. Le Regionali entrano già nel vivo
10:43:10 8306Se il gong delle primarie Pd in vista delle prossime regionali sta per suonare (anche se tra mille dubbi e conseguenti polemiche) si vota domenica 11 gennaio, nel centrodestra c’è chi prova a rimescolare gli equilibri e a fare la voce grossa.
Che tra Clemente Mastella e Forza Italia il rapporto non sia più idilliaco lo si carpiva da tempo. Ora, l’ex ministro della Giustizia intende far da solo e annuncia la voglia, che si trasforma sempre più in certezza, di imbastire una sua lista che non ha l’intenzione di essere una serpe in seno al centrodestra ma altresì una spalla su cui poter fare affidamento.
Il politico di Ceppaloni, si sente tradito da quel partito che come dichiara sulle colonne de Il Mattino: “ grazie a me, ai miei voti, alle europee ha preso il 29%, mentre senza di me non arriverebbe al 12%”.
Già è questo il punto. Le europee per Mastella sono state una clamorosa sconfitta in senso di leadership. Infatti candidato nella circoscrizione Sud non viene rieletto pur avendo ottenuto 50.440 voti, ed è per questo che ora ha deciso di ricominciare a correre da solo. Attenzione però, perché di certo non si parla di ricostituire l’Udeur, ma una lista che potrebbe anche vederlo candidato.
Pone dei dubbi inoltre Mastella, che in quanto ad analisi politica si dimostra ineccepibile, sulla tenuta del centrodestra: “dopo le elezioni regionali non resterà più nulla, perché la deriva leghista e Salvini rischiano di prendersi la coalizione”.
Insomma Mastella, da moderato, indica il segretario leghista più come un ostacolo che come un novello Berlusconi capace inoltre di poter si riuscire a racimolare dei voti ma non riscrivere le alleanze di governo. È un Mastella a tutto campo che mette alle strette anche Caldoro: “ l’aria tira a favore del centrosinistra e perdere delle aree potrebbe risultare decisivo”. Escluso inoltre una possibile fuga d’amore verso l’NCD l’ex sindaco di Ceppaloni punzecchia ancora Forza Italia sulle passate elezioni europee del maggio scorso.
Se lo staff campano del Cavaliere, De Siano in testa, è stato avvisato e Caldoro messo alle strette non resta da aspettare la prossima mossa. A quale forza moderata Clemente Mastella ha teso la mano?
Nell'area di centrosinistra l'attenzione è tutta rivolta alla data delle Primarie. L'allarme sembrerebbe rientrato, dopo che, nella giornata di ieri sembrava quasi certo l'ennesimo rinvio. I due 'competitor' campani, Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino, sono da diverse settimane in campagna elettorale (entrambi già passati per il Sannio) e non vogliono assolutamente perdere altro tempo, chiedendo a Roma di dare il via libera alle Primarie di coalizione. Insomma, il rinvio non è cosa gradita in Campania, anche perchè una ulteriore indecisione potrerebbe a scombussolamenti poco graditi e, perchè no, a dare un vantaggio al centrodestra che appare ancora in ritardo.
Se De Luca ha affidato al parlamentare salernitano, Fulvio Bonavitacola, il suo dissenso verso l'indecisione del partito nazionale, Cozzolino è sceso in campo in prima persona criticando aspramente la stasi del Pd al riguardo: "Giro i territori - ha dichiarato - e la prima cosa che la gente mi chiede è sapere quando si voterà per le Primarie e, sopratutto, se si faranno. Io rispondo di sì". A nessuno, in Campania, piace aspettare ancora.
Michele Palmieri