Laura Boldrini Presidente della Camera. Al Senato Pietro Grasso eletto al quarto scrutinio con ballottaggio
13:25:48 4101Laura Boldrini è il nuovo presidente della Camera. Con 310 voti, la deputata di Sel ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti necessaria per l'elezione alla terza carica dello Stato.
Chi è Laura Boldrini.
Nata a Macerata il 28 aprile 1961. Laureata in Giurisprudenza presso la Sapienza Università di Roma nel 1985, ha lavorato in Rai, sia per la televisione sia per la radio. Nel 1989 ha cominciato la sua carriera all'ONU lavorando per quattro anni alla FAO, dove si occupava della produzione video e radio. Dal 1993 al 1998 ha lavorato presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP) come portavoce per l'Italia. Dal 1998 al 2012 è stata Portavoce dell'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) per il quale ha coordinato anche le attività di informazione in Sud-Europa. In questi anni si è in particolare occupata dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo. Ha svolto numerose missioni in luoghi di crisi, tra cui Ex-Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali la Medaglia Ufficiale della Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004), il Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006) e il Premio giornalistico alla carriera Addetto Stampa dell'Anno del Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti (2009). Il settimanale Famiglia Cristiana, nel suo numero 1 del 2010, l'ha indicata quale italiana dell'anno 2009. È stata insignita nel 2011 del "Premio Renato Benedetto Fabrizi", premio nazionale ANPI. Nell'aprile del 2010 pubblica per Rizzoli "Tutti Indietro", il suo racconto di passioni e di condanne per una causa inespugnata e a cui l'autrice ha dedicato tutta la sua vita professionale. Scrive in diverse riviste e tiene il blog "Popoli in Fuga" su Repubblica.it.
Il nuovo presidente del Senato, invece, è Pietro Grasso. L'esponente del Pd al quarto scrutinio, effettuato con ballottaggio, ha battuto il candidato del Pdl Renato Schifani (sostenuto anche dalla Lega) per 137 voti a 117, con 52 schede bianche e ben sette nulle.
Chi è Pietro Grasso:
Magistrato, nato in Sicilia, a Licata il 1 gennaio del 1945, comincia il proprio cursus honorum in magistratura nel 1969 come pretore a Barrafranca. Sostituto procuratore al Tribunale di Palermo, intorno alla metà degli anni settanta si occupa di indagini sulla pubblica amministrazione e sulla criminalità organizzata. Diviene titolare dell'inchiesta riguardante l'omicidio del presidente della Regione Piersanti Mattarella il 6 gennaio 1980. Nel 1984 ricopre l'incarico di giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa nostra (10 febbraio 1986 -10 dicembre 1987), con 475 imputati. Pietro Grasso, a fianco del presidente della corte Alfonso Giordano, è stato estensore della sentenza (oltre 8 000 pagine) che inflisse 19 ergastoli e oltre 2600 anni di reclusione. Conclusosi il maxiprocesso, Grasso viene nominato consulente della Commissione antimafia. Nel 1991 viene nominato consigliere alla Direzione affari penali del Ministero di grazia e giustizia, il cui "guardasigilli" era Claudio Martelli, che chiamò anche Giovanni Falcone, e componente della Commissione centrale per i pentiti. Successivamente viene sostituto nell'incarico, per poi essere nominato procuratore aggiunto presso la Direzione nazionale antimafia (guidata da Pier Luigi Vigna), applicato nelle Procure di Palermo e Firenze dove ha seguito e coordinato le inchieste sulle stragi del 1992 e del 1993. A Palermo da Procuratore della Repubblica dall'agosto del 1999, sotto la sua direzione, dal 2000 al 2004, sono state arrestate 1.779 persone per reati di mafia e 13 latitanti, che erano inseriti tra i 30 più pericolosi. Nello stesso arco di tempo la procura del capoluogo siciliano ha ottenuto 380 ergastoli e centinaia di condanne circa per un totale di migliaia di anni di carcere. L'11 ottobre 2005 è stato nominato procuratore nazionale antimafia, subentrando a Pier Luigi Vigna, che ha lasciato l'incarico nell'agosto 2005 per raggiunti limiti di età, mentre era ancora capo della Procura della Repubblica di Palermo.